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Totti torna a parlare: "Io e la Roma destinati a ritrovarci. Quando? Attendo l'invito di Friedkin"
L'addio di Pallotta e l'arrivo di Friedkin potrebbero aprire le porte al ritorno di Francesco Totti alla Roma? Non ora, magari non domani, ma la strada è comunque segnata. Questo, di fatto, uno dei tanti messaggi contenuti nella lunga intervista concessa dall'ex numero 10 giallorosso a La Repubblica: "Quando rientro? Non è la domanda giusta. Troppo diretta, questa è una storia di sfumature. Se mi chiedete quando incontrerò la famiglia Friedkin, rispondo: quando mi inviteranno a prendere un caffè, e sinceramente penso che succederà. Ma al momento non c'e' stato alcun contatto".
"Messa in chiaro la premessa - sottolinea Totti continuando a parlare della possibilità di tornare in giallorosso - è naturale pensare che prima o poi io e la Roma ci ritroveremo. Ma i tempi non li detto io, e soprattutto non aspetto che succeda seduto a far niente sul divano di casa", col naturale riferimento è alla nuova attività di scouting intrapresa nell'ultimo periodo: "La situazione è in questi termini: dopo lo strappo dell’anno scorso mi sono reinventato una vita professionale interessante e piacevole. Lavoro con vecchi amici: Candela segue la Francia, Aldair il Sudamerica. Assieme cerchiamo ragazzi con qualità di base notevoli e spieghiamo loro la mentalità che porta al vertice. I contratti vengono dopo, sono una conseguenza, io ti dico come devi vivere per meritarteli ed è abbastanza normale che se glielo assicura Totti un ragazzo ci crede. Questo vuol dire che non brucio dall’esigenza di cambiare, ho trovato un’altra cosa che mi appassiona".
Non manca - nell'intervista a Repubblica - nemmeno un commento all'inizio dell'era Friedkin: "Ha capito in fretta la cosa fondamentale: a Roma la proprietà dev`essere fisicamente presente, e l'annuncio che il figlio Ryan verrà a vivere qui va nella giusta direzione. Pallotta ha commesso degli errori perché decideva in base a notizie riportate. Il proprietario deve viverle in diretta. Avvalendosi, prima o poi, della consulenza di chi meglio di chiunque altro conosce Roma e la Roma".
Capitolo Andrea Pirlo, nuovo allenatore della Juve ed ex compagno di Totti in Nazionale: "È una persona d'oro, spero sinceramente che ce la faccia e devo dire che la Juve difficilmente sbaglia una scelta. Ma non mi aspettavo un passo così deciso, non è normale che un debuttante riceva un incarico gravato da simili aspettative. Andrea dovrà essere Pirlo, vale a dire un fuoriclasse, anche in panchina. E da subito".
Ultima parte su Nicolò Zaniolo, che secondo Totti può diventare un grandissimo. "Il consiglio migliore che gli posso dare è quello di legarsi a Lorenzo Pellegrini, perché è la persona che è, e perché da romano sa gestire bene privilegi e rischi del giovane campione in una città così differente dalle altre".
"Messa in chiaro la premessa - sottolinea Totti continuando a parlare della possibilità di tornare in giallorosso - è naturale pensare che prima o poi io e la Roma ci ritroveremo. Ma i tempi non li detto io, e soprattutto non aspetto che succeda seduto a far niente sul divano di casa", col naturale riferimento è alla nuova attività di scouting intrapresa nell'ultimo periodo: "La situazione è in questi termini: dopo lo strappo dell’anno scorso mi sono reinventato una vita professionale interessante e piacevole. Lavoro con vecchi amici: Candela segue la Francia, Aldair il Sudamerica. Assieme cerchiamo ragazzi con qualità di base notevoli e spieghiamo loro la mentalità che porta al vertice. I contratti vengono dopo, sono una conseguenza, io ti dico come devi vivere per meritarteli ed è abbastanza normale che se glielo assicura Totti un ragazzo ci crede. Questo vuol dire che non brucio dall’esigenza di cambiare, ho trovato un’altra cosa che mi appassiona".
Non manca - nell'intervista a Repubblica - nemmeno un commento all'inizio dell'era Friedkin: "Ha capito in fretta la cosa fondamentale: a Roma la proprietà dev`essere fisicamente presente, e l'annuncio che il figlio Ryan verrà a vivere qui va nella giusta direzione. Pallotta ha commesso degli errori perché decideva in base a notizie riportate. Il proprietario deve viverle in diretta. Avvalendosi, prima o poi, della consulenza di chi meglio di chiunque altro conosce Roma e la Roma".
Capitolo Andrea Pirlo, nuovo allenatore della Juve ed ex compagno di Totti in Nazionale: "È una persona d'oro, spero sinceramente che ce la faccia e devo dire che la Juve difficilmente sbaglia una scelta. Ma non mi aspettavo un passo così deciso, non è normale che un debuttante riceva un incarico gravato da simili aspettative. Andrea dovrà essere Pirlo, vale a dire un fuoriclasse, anche in panchina. E da subito".
Ultima parte su Nicolò Zaniolo, che secondo Totti può diventare un grandissimo. "Il consiglio migliore che gli posso dare è quello di legarsi a Lorenzo Pellegrini, perché è la persona che è, e perché da romano sa gestire bene privilegi e rischi del giovane campione in una città così differente dalle altre".
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