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RBN - Gianni Di Marzio: "Alla Juve servono numeri uno, la squadra si poteva costruire meglio"TUTTO mercato WEB
mercoledì 11 novembre 2020, 19:38Altre Notizie
di Alessandra Stefanelli

RBN - Gianni Di Marzio: "Alla Juve servono numeri uno, la squadra si poteva costruire meglio"

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"Terzo Tempo" con Marco Spadavecchia e Luigi Schiffo. Ospiti: Gianni Di Marzio, avv. Massimo Durante, Andrea Eusebio (Ala News)
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Ai microfoni di Radio Bianconera, nel corso di ‘Terzo Tempo’, è intervenuto Gianni Di Marzio: “Il mercato della Juventus? Io ho lavorato diversi anni con la Juve e so benissimo qual è la mentalità juventina. Quando si fa mercato bisogna prendere giocatori compatibili, non basta prendere i migliori. Ne ho segnalati tanti negli anni alla Juve, avevo segnalato Cristiano Ronaldo nel 2002. Secondo me sicuramente la Juve si poteva costruire meglio, la Juve ha ritrovato Morata che era forse un ripiego, però si è ritrovato bene alla fine. Bisogna trovare giocatori che siano compatibili con Cristiano Ronaldo. Dybala non può essere imbastardito in ruoli diversi, è un 10 che deve giocare tra le linee. Per me l’unico modo immaginabile per questa Juventus è il 4-2-3-1. Non serve fare i professori o gli scienziati, hai una punta come Morata, metti Dybala dietro la punta, Cristiano a sinistra e Kulusevski a destra. Purtroppo alla Juve manca un mediano alla Bakayoko, per fare un nome. Io alla Juventus ho segnalato esclusivamente i numeri uno, i numeri due nemmeno li guardavo. McKennie è un buon giocatore, ma stiamo parlando della Juventus, la Juventus deve avere i numeri uno in rosa. Si diceva che Pjanic era lento, invece faceva camminare la palla velocissima. Per me era il giocatore giusto, poi è chiaro che le società devono fare delle valutazioni. Poi secondo me una squadra come la Juventus non può farsi scappare un giocatore come Haaland. Al momento manca un doppione di Morata”.



Sullo Scudetto: “Per me è un campionato anomalo, un po’ come per tutti. Giocatori che fino a ieri in campo tremavano oggi sono dei fenomeni, sono in Nazionale, quindi vuol dire che sono giocatori che sentono molto la pressione del pubblico. La Juventus credo che arriverà fino in fondo, ma soprattutto devo farlo in Champions. Se devo indicare le prime quattro io dico Juventus, Inter, Napoli e Milan. L’Inter non gioca tanto bene, se non hai gli esterni alti che vengono in copertura è difficile fare il 3-5-2. Quando fa la fase difensiva è un dramma. Per il momento anche a loro come alla Juve manca un playmaker, Brozovic non è ben definito dal punto di vista tecnico. Poi ha questo Barella che sta meravigliando tutti. Ai nerazzurri manca continuità ed è Lukaku-dipendente, anche Eriksen non c’entrava molto col 3-5-2 di Conte. Il Napoli può dare fastidio, ma anche a loro manca la continuità. Però c’è Osimhen che se lavora sulla tecnica individuale può diventare un giocatore importante. Sicuramente il non aver venduto Koulibaly li rende una squadra completa. Infine c’è il Milan che viene da non so quanti risultati utili consecutivi, è Ibra dipendente, quindi c’è da capire se può reggere fino alla fine. E alla fine ci sono le romane che sono pronte a subentrare se qualcuna dovesse perdere punti”.



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