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Scala: "La Juve non muore mai. La Fiorentina può ancora migliorare"
Una chiacchierata di calcio con un maestro che risponde al nome di Nevio Scala. La lotta scudetto ma anche le soprese di questo campionato. "Penso - spiega a Tuttomercatoweb.com - che la classifica dica la verità. Se l'Inter è in testa significa che ha meritato. E' partita un po' così ma poi Inzaghi ha fatto un ottimo lavoro e ha recuperato molti punti. Il Milan è stato un po' altalenante tra vittorie e ko inaspettati. E' stata pesante la sconfitta col Napoli ma con il successo sull'empoli ha ripreso quota".
L'Atalanta invece?
"Pareva imbattibile e invece il ko con la Roma l'ha ridimensionata. Il calcio è questo, il campionato è interessante e non è finito qui. La classifica può essere modificabile in fretta con i tre punti. Certo, l' Inter ha le carte in regola per continuare ad essere in alto".
Che idea si è fatto sul Napoli?
"Al di là del ko con lo Spezia, ha dimostrato di essere una squadra quadrata che ascolta il suo allenatore. Può ancora puntare allo scudetto".
E da ex viola che pensa della Fiorentina?
"Con Italiano sta facendo molto bene. A Verona alla fine poteva anche arrivare la vittoria. Italiano è uno dei migliori tecnici tra gli emergenti e a Firenze in un ambiente dove le aspettative sono molto elevate sta lavorando alla grande. Siamo a metà campionato e la Fiorentina è nella parte alta della classifica, là dove non la vedevamo da tempo. E può ancora migliorare".
Sulla Juve che idea si è fatto?
"Le critiche ci sono state, è andata a fasi altalenanti ma non muore mai. E' lì e a volte fa prestazioni convincenti, altre cade inaspettatamente. Ma va temuta".
Ancora non si è visto l'impatto di Sarri sulla Lazio...
"Ci vogliono tempo e fortuna. Un nuovo allenatore non può subito diventare vincente se non incide profondamente sulla mentalità dei calciatori. Sarri sta cercando di cambiare mentalità alla squadra anche se qualche punto è stato perso per strada. E' un ottimo allenatore, la Lazio ha possibilità di salire".
Sarri ha bisogno di giocatori specifici per il suo calcio?
"In generale, un tecnico deve sapere adattare le proprie modalità di gioco in funzione ai giocatori. Se la società non può assecondarlo, il tecnico non può mollare ma deve modificare le sue intenzioni e conoscenze in funzione ai giocatori che ha. Se non ha calciatori che non si adattano alla sua mentalità deve esser pronto a cambiare. Ma dal mercato magari qualcosa arriverà"
L'Atalanta invece?
"Pareva imbattibile e invece il ko con la Roma l'ha ridimensionata. Il calcio è questo, il campionato è interessante e non è finito qui. La classifica può essere modificabile in fretta con i tre punti. Certo, l' Inter ha le carte in regola per continuare ad essere in alto".
Che idea si è fatto sul Napoli?
"Al di là del ko con lo Spezia, ha dimostrato di essere una squadra quadrata che ascolta il suo allenatore. Può ancora puntare allo scudetto".
E da ex viola che pensa della Fiorentina?
"Con Italiano sta facendo molto bene. A Verona alla fine poteva anche arrivare la vittoria. Italiano è uno dei migliori tecnici tra gli emergenti e a Firenze in un ambiente dove le aspettative sono molto elevate sta lavorando alla grande. Siamo a metà campionato e la Fiorentina è nella parte alta della classifica, là dove non la vedevamo da tempo. E può ancora migliorare".
Sulla Juve che idea si è fatto?
"Le critiche ci sono state, è andata a fasi altalenanti ma non muore mai. E' lì e a volte fa prestazioni convincenti, altre cade inaspettatamente. Ma va temuta".
Ancora non si è visto l'impatto di Sarri sulla Lazio...
"Ci vogliono tempo e fortuna. Un nuovo allenatore non può subito diventare vincente se non incide profondamente sulla mentalità dei calciatori. Sarri sta cercando di cambiare mentalità alla squadra anche se qualche punto è stato perso per strada. E' un ottimo allenatore, la Lazio ha possibilità di salire".
Sarri ha bisogno di giocatori specifici per il suo calcio?
"In generale, un tecnico deve sapere adattare le proprie modalità di gioco in funzione ai giocatori. Se la società non può assecondarlo, il tecnico non può mollare ma deve modificare le sue intenzioni e conoscenze in funzione ai giocatori che ha. Se non ha calciatori che non si adattano alla sua mentalità deve esser pronto a cambiare. Ma dal mercato magari qualcosa arriverà"
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