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Inter tradita da Radu e ora il Milan torna di nuovo favoritoTUTTO mercato WEB
© foto di Federico De Luca
giovedì 28 aprile 2022, 00:00Editoriale
di Luca Marchetti

Inter tradita da Radu e ora il Milan torna di nuovo favorito

Un colpo di scena dietro l’altro, in questo campionato. E quando la situazione sembrava essersi rimessa in mano all’Inter, arriva un’altra curva, che rimescola di nuovo tutte le carte. E riconsegna al Milan il pallino del gioco. Ora tutti a fare di nuovo i conti con il calendario, la difficoltà, chi deve incontrare chi e dove. Se la lotta salvezza influirà sull’ordine di difficoltà delle partite che deve ancora affrontare l’Inter, oppure se la Fiorentina e l’Atalanta avranno ancora la benzina necessaria per sprintare. Ma come ci ha insegnato tutta questa annata è assolutamente impossibile fare previsioni. Impossibile.

E’ vero che il Bologna aveva messo in difficoltà proprio il Milan, aveva fermato la Juventus. Era viva insomma: soprattutto da quando il suo allenatore è dovuto tornare in ospedale. Da allora due vittorie e tre pareggi (e giocando contro Milan, Inter, Juventus…). Ma è vero anche che stasera se non fosse stato per il clamoroso errore di Radu chissà cosa sarebbe successo ancora.

Sansone (milanista) ringrazia e passa all’incasso. E l’Inter si lecca le ferite. Perché quell’errore può davvero costare il campionato. Ora gettare la croce su un povero ragazzo che in questa stagione ha giocato veramente pochissimo, sarebbe davvero ingeneroso. Ma i fatti sono fatti. E senza quell’errore l’Inter avrebbe avuto quel punto in più che oggi, visto che si parla sempre di dettagli, può fare la differenza. Intanto nel morale. Perdere la partita che poteva significare il sorpasso ha un duplice effetto. Nella testa dei giocatori dell’Inter chiaramente di frustrazione: proprio nel momento in cui sembrava che tutto fosse tornato nella propria disponibilità (o per dirla come abbiamo sempre detto: passava dai propri piedi), proprio i piedi (di Radu) gliel’hanno tolta.

Ora si è costretti a rincorrere di nuovo, sperando che il Milan possa fare un passo falso. E poi naturalmente nella testa dei giocatori del Milan, che non speravano probabilmente in tanta grazia ma che magari in cuor loro possono sentirsi anche risarciti dalla sorte. I rossoneri ora tornano di nuovo padroni del loro destino. Già da prima Pioli non aveva abbassato la guardia e aveva detto che non avrebbe guardato l’Inter ma avrebbe cercato di vincere tutte le partite. Ecco: ora se ci riesce lo scudetto è suo. Il Milan in questi mesi ha fatto vedere di saper reggere la pressione (anche nell’ultima partita contro la Lazio). Ha navigato in situazioni complicate e ne è sempre venuta fuori. Quando sembrava che avesse messo la testa sotto (vedi il derby di coppa, il famoso asterisco che aveva un peso importante) ha sempre avuto il coraggio, la forza, l’audacia di rimetterla sopra. Di andare oltre i propri limiti.


Ora toccherà invece di nuovo all’Inter tirarsi alla svelta in piedi dopo questo scivolone. E deve fare esattamente quello che aveva promesso il suo avversario: vincerle tutte e poi vedere fin dove si arriva.

La seconda differenza è chiaramente in classifica. Un punto che può fare la differenza. Dato per scontato che la partita senza l’errore di Radu sarebbe finita 1-1 (e naturalmente è tutto da dimostrare!) anche quel punto per cui alla vigilia nessun interista avrebbe firmato, può essere determinante. Il Milan ora è a +2 sull’Inter, ed ha anche gli scontri diretti in proprio favore. Vale a dire che se il Milan dovesse pareggiare e l’Inter vincere, stando a pari punti i rossoneri sarebbero comunque in testa alla classifica. Senza l’errore di Radu, sarebbe stata l’Inter. Ecco perché quell’errore fa doppiamente male. Perché l’Inter deve sperare - per sorpassare di nuovo il Milan - che i cugini perdano una partita. Non basta pareggiarla. Oppure ne devono pareggiare due.

Insomma il Milan, grazie a Radu, ha un jolly anche da potersi giocare. Esattamente quello che stasera l’Inter ha buttato via. Perché poi, all’interno della gara, non si può solo pensare all’errore del portiere. L’Inter aveva avuto la possibilità di portare a casa la gara. Subito in vantaggio ha potuto gestire la gara come probabilmente aveva sperato. Invece prima ha sprecato, poi ha subito e infine ha spinto ma senza la lucidità giusta per poter riprendersi la partita in mano. Non è stata una brutta Inter intendiamoci. Ha cercato di avere la meglio di un Bologna molto attento e aggressivo predicando calma e cercando lo spazio giusto. Cercando di allargare il gioco e sperando di trovare la giocata decisiva. Ma tutte queste opportunità non è riuscita ad averne e più passava il tempo e più la “preoccupazione” prendeva lo spazio della “tranquillità”.

E così il tanto discusso recupero, quell’asterisco che ciondolava sulla testa delle milanesi (nel bene e nel male) ora non c’è più. E’ scoppiato. Effetto nullo. La classifica ora è definitiva. Almeno in testa: tutti allo stesso livello. E il campionato ha vissuto un altro colpo di scena. Se è l’ultimo o quello decisivo non è dato saperlo. Ma visto come sono andate le altre puntate conviene rimanere attenti…