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Ultima chiamata per Zielinski: la nuova missione impossibile di Spalletti
Spalletti proverà e rigenerare il classe ’94, che ha finito in un preoccupante calando la stagione archiviata a fine maggio.
Che ne sarà di Piotr Zielinski? Potrebbe essere la versione polacca della pellicola ‘Che ne sarà di noi’, film che riprendeva una canzone di Grignani sulle ansie generazionale di tre ragazzi dopo la maturità. E pare di vederlo tra quei tre ragazzi, mentre si perde tra le ansie del domani e le aspettative su un talento tanto grande, quanto ingombrante. Un interrogativo che in casa Napoli aleggia da diversi mesi, con Spalletti che sembra convinto però di poter compiere un nuovo miracolo, dopo quello effettuato con la valorizzazione di Lobotka.
La lunga attesa
E che poi ad aspettarle le cose, che non succedono mai, forse si perde un sacco di tempo. E non è detto che poi accadono, e quando l’attesa si fa più pesante della speranza, allora qualche domanda devi iniziare a fartela. E il Napoli è arrivato proprio a quel punto lì con Zielinski, che doveva prendere la strada delle stelle e invece si è fermato a metà strada, rinchiuso dentro a un limbo che ha in parte cambiato i piani iniziali. Le 8 reti e i 5 assist nella stagione 2021/22 poco raccontano di un rendimento che è stato molto al di sotto dopo le aspettative iniziali, soprattutto alla luce della grande stagione di Piotr nel secondo anno di Gattuso, chiusa con 10 reti e 13 assist.
L'ultima chiamata
A che punto siamo arrivati? A quello in cui bisogna di guardarsi negli occhi, di giocare a carte scoperte. Cosa vuole fare il Napoli? Cosa vuol fare Zielinski? E qualcuno in questo momento di impasse inizia a inserirsi, qualche spiffero su un futuro che sembra essere comunque in azzurro, almeno nella prossima stagione. Spalletti proverà e rigenerare il classe ’94, che ha finito in un calando inquietante la stagione archiviata a fine maggio. Di lui Maurizio Sarri, quando allenava i partenopei, disse: Talento assoluto, può diventare il nuovo De Bruyne”. È evidente che qualcosa nel percorso di crescita è andato storto. Quella che inizierà, sarà probabilmente l’ultima chiamata per fare il definitivo salto. O restare bloccato nel solito limbo del potrei ma non voglio.
La lunga attesa
E che poi ad aspettarle le cose, che non succedono mai, forse si perde un sacco di tempo. E non è detto che poi accadono, e quando l’attesa si fa più pesante della speranza, allora qualche domanda devi iniziare a fartela. E il Napoli è arrivato proprio a quel punto lì con Zielinski, che doveva prendere la strada delle stelle e invece si è fermato a metà strada, rinchiuso dentro a un limbo che ha in parte cambiato i piani iniziali. Le 8 reti e i 5 assist nella stagione 2021/22 poco raccontano di un rendimento che è stato molto al di sotto dopo le aspettative iniziali, soprattutto alla luce della grande stagione di Piotr nel secondo anno di Gattuso, chiusa con 10 reti e 13 assist.
L'ultima chiamata
A che punto siamo arrivati? A quello in cui bisogna di guardarsi negli occhi, di giocare a carte scoperte. Cosa vuole fare il Napoli? Cosa vuol fare Zielinski? E qualcuno in questo momento di impasse inizia a inserirsi, qualche spiffero su un futuro che sembra essere comunque in azzurro, almeno nella prossima stagione. Spalletti proverà e rigenerare il classe ’94, che ha finito in un calando inquietante la stagione archiviata a fine maggio. Di lui Maurizio Sarri, quando allenava i partenopei, disse: Talento assoluto, può diventare il nuovo De Bruyne”. È evidente che qualcosa nel percorso di crescita è andato storto. Quella che inizierà, sarà probabilmente l’ultima chiamata per fare il definitivo salto. O restare bloccato nel solito limbo del potrei ma non voglio.
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