Landoni: "Napoli verso la storia. Osimhen? Forte il PSG. Piacciono David ed En-Nesyri"

Carlo Landoni, giornalista e inviato di Sportmediaset per Napoli-Eintracht, fa le carte della sfida di questa sera. "Parti da un 2-0, fuori casa, è sempre un risultato confortante. Una buona dote. La partita dell’andata ha dimostrato che il Napoli dal punto di vista del gioco è nettamente superiore all’Eintracht, ha provato a giocare all’italiana per mezz’ora. Quando ha trovato il bandolo della matassa non c’è stata partita, anche a causa dell’espulsione di Kolo Muani. Dal punto di vista tecnico e del gioco, il Napoli è già avanti, considerando il 2-0 dell’andata, quindi ha già un mezzo passo ai quarti. Diciamo una banalità, ma le partite finiscono 0-0”.

Tutti disponibili, grande varietà per Spalletti…
“Per quello che siamo riusciti a vedere mi sembra che Kim sia ampiamente recuperato, Lozano lo è già da ieri, oggi ha dato un’altra prova. Se le pettorine sono un’indicazione e non un tranello Lozano-Osimhen e Kvaratskhelia. Kim e Rrahmani centrali, vediamo Meret perché si stava allenando, faceva la partitella, però un polso destro fasciato. È il vero dubbio. In Champions League ha giocato più Olivera che Mario Rui, l’altro ballottaggio è sempre il solito fra Politano e Lozano, anche se il messicano ha giocato la partita con l’Atalanta”.

Spalletti è un po’ teso.
“Può darsi che senta il momento, se il Napoli va ai quarti non è mai accaduto… Non c’è riuscito il Napoli di Maradona, quello di Sarri, tantomeno quello di Gattuso e Mazzarri. Sarebbe un obiettivo storico. Se passa il turno prende una ventina di milioni. L’incasso diventa una bella cifra da mettere sul mercato”.

A Napoli sono alle 23.30 del 31 dicembre da tre mesi…
“È dal 1990 che aspettano lo Scudetto, deve accadere l’impossibile perché il Napoli perda questo campionato. Non possiamo dire che lo ha vinto, ma che lo può solo perdere. Inter e Milan si fermano, poi la Lazio vince al Maradona ma si ferma. Dietro la continuità non c’è. Capita di inciampare, ma anche nelle partite perse con Inter e Lazio c’era il gioco”.

Chi va via?
“L’indiziato principale è Osimhen, perché se arriva 120-130 milioni è irrinunciabile. Il Napoli poi, da quel che mi risulta, sta già seguendo una serie di attaccanti per non farsi trovare impreparato. En Nesyri del Siviglia e Jonathan David del Lille, da dove è arrivato Osimhen. Per le notizie che avevo io c’era molto forte il Paris Saint Germain, Galtier e Campo lo hanno avuto al Lille. Neymar cercano di venderlo, ma ha un contratto molto alto. Messi va in scadenza… Mbappé è un punto di domanda, mi risulta da fonte certa madrilena che possa andare via a costo zero per il 2024: lui ha avuto la sicurezza che non si vince con le figurine, almeno la Champions, il Real ne ha vinte 14 e qualcosa vorrà pur dire”.