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Quagliarella: «Un piacere ed un onore essere allenato da Mancini»
lunedì 4 febbraio 2019, 17:45Nazionale A
di Alessandro Paoli
per Tuttonazionali.com
fonte figc.it

Quagliarella: «Un piacere ed un onore essere allenato da Mancini»

Fabio Quagliarella, attaccante classe '83 dell'UC Sampdoria, ha rilasciato le seguenti dichiarazioni, come riporta il sito ufficiale della Federazione Italiana Giuoco Calcio (figc.it), durante la conferenza stampa svoltasi quest'oggi, lunedì 4 febbraio, alle ore 13:30 presso il Centro Tecnico Federale di Coverciano (FI):

«La settimana - dichiara l'Azzurro - è stata intensa, bellissima. Cercavo di isolarmi, ho ricevuto tanti complimenti. A Napoli ci pensavo al gol per superare il record, ma avevamo davanti una grande squadra. Va bene così. Eguagliare Batistuta è stata una grande gioia, era impensabile: ringrazio compagni, società, tifosi».

Sulle parole di elogio spese da Roberto Mancini, CT della Nazionale A, nei suoi confronti: «È un simbolo della Samp, è un piacere e un onore essere allenato da lui. Sono felicissimo di dare un contributo importante, ma alla Sampdoria ho fatto un decimo di quello che ha fatto lui. Essere convocato a 36 anni è motivo di soddisfazione, si vede che il CT guarda a tutti, a chi fa bene e a chi merita. Ad un certo punto ho detto: ma il mister mi vuole nello staff o come giocatore?».

Sui giovani: «Mi piacciono Chiesa (ACF Fiorentina, ndr) e Zaniolo (AS Roma, ndr), ma ce ne sono tanti e il CT non se li fa scappare».

Sulla sua longevità: «Lavorare con serietà, ecco il segreto. Il lavoro alla lunga paga. L'importante è allenarsi bene, riposare bene. Dopo i trent'anni cambiano un po' di cose. È importante l'alimentazione, ma è fondamentale il modo di allenarsi. Io spingo perché poi me lo ritrovo la domenica. Essere poi vicino alla porta come faccio alla Sampdoria mi ha giovato».

Sul momento dell'Italia: «È molto propositiva, gioca, crea, prova subito a recuperar palla. A prescindere dal girone, siamo l'Italia. Bisogna tornare ad essere quello che siamo sempre stati. C'è bisogno dell'aiuto di tutti per tornare in alto».

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