GINO PIGOZZI: il leader silenzioso del 1978

Gino Pigozzi fa anni settantuno anni oggi. Rimarrà sempre nell'immaginario collettivo molosso, dopo Cornaro e prima di Spada, nel ricordo snocciolato della formazione che salì in B nel 1978.Terzino roccioso in campo, un vero signore fuori dal campo. Era così già nella De Martino del Milan: vinse lo scudetto di categoria nel 1967. Era così anche a Salerno: lo voleva il Foggia ma lui decise per Salerno. Dopo una decina di giorni, lo richiamò il Milan per una tournèe in Russia. Al rientro in Italia gli spiegarono che non era dispiaciuto a Rocco e che poteva  scegliere di restare al Milan. Invece scelse la Salernitana, questione di coerenza e di stile personale. Con la Salernitana, prima squadra ma anche scudetto Berretti: segnò un rigore decisivo nella finale a Viareggio. Sette anni tutti di un fiato. Sposò una salernitana, la prima delle due figlie nacque sul mare. Andò a Caserta, doveva vincere il campionato e invece si salvò a stento. Ci volle la Nocerina per risollevarlo. Assieme ad altra gente che aveva la Reggiana nel dna, cioè Giorgi e Corni, fu protagonista di un miracolo. Era il più anziano del gruppo, un leader silenzioso. Dopo fu di nuovo Reggiana: al cuore non si domanda e non si comanda.