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Pro Patria, Colombo: "Ai playoff con mente libera. Mina vagante? Mi piace sognare"
"E' stato un gesto istintivo, ho perso l'equilibrio allungandomi troppo un pallone e ho fatto subito cenno per proseguire l'azione. Poi l'arbitro ha fischiato, si è confrontato con me e ho ribadito che non avevo subito fallo: il rigore non c'era. Ed è stato giusto dirlo, lo rifarei altre mille volte": così, ai microfoni di TuttoMercatoWeb.com, l'attaccante della Pro Patria Riccardo Colombo.
Divenuto l'uomo copertina del weekend perché nella gara contro la Giana Erminio, a rigore assegnato per i suoi, ha ammesso di non aver subito fallo, facendo tornare l'arbitro sui suoi passi. E il rigore poteva valere la vittoria per i bustocchi. Ma in lui ha prevalso l'onestà.
E nello spogliatoio? "I compagni mi hanno fatto battute, ma è normale, però si sono complimentati con me... il crociato è ancora integro, non mi hanno massacrato! (ride, ndr)".
I tre punti non sono arrivati, ma il punto è stato comunque prezioso: un cammino soddisfacente il vostro.
"Assolutamente si. Il quarto posto adesso è un po' più complicato da raggiungere, ma abbiamo comunque una posizione di classifica che a inizio anno era insperata. Però siamo un gruppo collaudato da diversi anni, giovane ma ormai ben integrato, e anche lavorare con lo stesso mister fa la differenza: sappiamo subito cosa vuole e chiunque scende in campo fa bene, tutti sappiamo cosa fare. E questo è un po' il nostro segreto".
Magari non sarà quarto posto, ma i playoff sono comunque conquistati: cosa farà la Pro Patria in questi spareggi?
"Il primo obiettivo è fare meglio dei playoff di due anni fa, uscimmo al primo turno contro la Carrarese. Quindi intanto ci concentreremo sul superare quello scoglio, dopo non so, a me piace sognare. Ci divertiremo e tutto diventerà più bello".
Mina vagante?
"Di sicuro giocheremo con più leggerezza rispetto a tante altre formazioni, non abbiamo la pressione che spesso gioca brutti scherzi. La mente libera aiuta, e ripeto, voglio sognare".
Divenuto l'uomo copertina del weekend perché nella gara contro la Giana Erminio, a rigore assegnato per i suoi, ha ammesso di non aver subito fallo, facendo tornare l'arbitro sui suoi passi. E il rigore poteva valere la vittoria per i bustocchi. Ma in lui ha prevalso l'onestà.
E nello spogliatoio? "I compagni mi hanno fatto battute, ma è normale, però si sono complimentati con me... il crociato è ancora integro, non mi hanno massacrato! (ride, ndr)".
I tre punti non sono arrivati, ma il punto è stato comunque prezioso: un cammino soddisfacente il vostro.
"Assolutamente si. Il quarto posto adesso è un po' più complicato da raggiungere, ma abbiamo comunque una posizione di classifica che a inizio anno era insperata. Però siamo un gruppo collaudato da diversi anni, giovane ma ormai ben integrato, e anche lavorare con lo stesso mister fa la differenza: sappiamo subito cosa vuole e chiunque scende in campo fa bene, tutti sappiamo cosa fare. E questo è un po' il nostro segreto".
Magari non sarà quarto posto, ma i playoff sono comunque conquistati: cosa farà la Pro Patria in questi spareggi?
"Il primo obiettivo è fare meglio dei playoff di due anni fa, uscimmo al primo turno contro la Carrarese. Quindi intanto ci concentreremo sul superare quello scoglio, dopo non so, a me piace sognare. Ci divertiremo e tutto diventerà più bello".
Mina vagante?
"Di sicuro giocheremo con più leggerezza rispetto a tante altre formazioni, non abbiamo la pressione che spesso gioca brutti scherzi. La mente libera aiuta, e ripeto, voglio sognare".
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