Lucarelli: "A maggio prenderò una decisione. D'Aversa? Il suo cammino trionfale parla chiaro"

Ospite delle colonne del Corriere dello Sport-Stadio, il club manager ducale Alessandro Lucarelli ha parlato così del suo nuovo ruolo in seno al Parma: "Stavo meglio in campo, quando giocavo. Mio fratello però sta peggio di sicuro, quello dell'allenatore è il mestiere più incasinato che c'è nel calcio. Mi sono preso quest'anno per capire cosa voglio fare da grande. Da club manager sono coinvolto nelle dinamiche dell'allenatore, della società e anche della proprietà, poi a maggio prenderò una decisione. È più facile che faccia il dirigente che l'allenatore, perché l'allenatore ha tutte le responsabilità della squadra sulle spalle, è il primo a pagare quando le cose vanno male, deve portarsi il lavoro a casa e non sbaglia mai. No, non è per me".

Su Filippo Inzaghi e Roberto D'Aversa: "Tutti e due sono molto attenti alla fase difensiva, e questo è un pregio, non un limite. La curano molto. Visto da Parma Inzaghi è stato un avversario veramente duro, del suo Venezia mi ha colpito anche il grande lavoro sulle palle inattive. D'Aversa ci ha preso all'ottavo posto in C e dopo due anni siamo all'ottavo posto in A. Dopo soli due anni, dopo due campionati vinti. Un trionfo'".

Sulla tripla promozione, la grande impresa della sua carriera insieme alla salvezza con la Reggina del -11: "A Parma dovevamo riprenderci quello che ci era stato ingiustamente tolto e la differenza l'hanno fatta il senso di appartenenza, l'unità di intenti e la fame di rivalsa. Può anche esser vero che ci è andata bene col Pordenone in Lega Pro ai playoff e col pareggio del Foggia a Frosinone nella stagione passata, ma questi episodi favorevoli ce li siamo cercati, non ci sono piovuti dal cielo".