Baraye: "Legatissimo a Parma e ai tifosi, ma ho bisogno di giocare"

Ieri sera Yves Baraye è stato ospite della trasmissione 'Bar Sport' di Tv Parma, in quella che potrebbe essere una delle sue ultime apparizioni nel ducato. Infatti, l'attaccante crociato è in partenza dopo tre anni e mezzo in cui ha contribuito non poco alla scalata del Parma dalla D alla A, ecco le sue parole: "Voglio giocare, non posso negarlo, solo giocando hai delle soddisfazioni e delle gratificazioni. Dove non lo so e non posso dirlo ma sicuramente non a Catania, lì gioca mio fratello e siccome litighiamo sempre, meglio stare lontani".

Udine - "Sono stato sei mesi fuori rosa, ma sono volati, non pensavo di farcela, ma con i compagni siamo una famiglia, sono volati. Sono rimasto sorpreso, ma mi ha fatto molto piacere la convocazione per la partita di Udine (anche se vista dalla tribuna, ndr), ho provato tanta gioia e soddisfazione. Dopo sei mesi fuori, poi, ha avuto più significato ritornare a vivere il clima pre partita con i miei compagni, in albergo, a chiacchierare". 

I tifosi - "Ho un ottimo rapporto con loro, a Parma, se dai qualcosa, vieni ricambiato in modo affettuoso. Comunque me lo chiedo anch'io: saranno stati i miei gol, le mie follie come l'esultanza con il passamontagna contro la Ribelle in D, ma con i tifosi ho un bel legame, alcuni li frequento e con loro vado a cena e se non fossi stato convocato, ad Udine sarei andato in pullman con loro". 

Reggiana - "Sono sicuro che se tutte le mie altre reti verranno cancellate, quelle alla Reggiana resteranno nella storia del Parma e ne sono orgoglioso. Eravamo arrivati al derby entrambe le volte in precarie condizioni fisiche e mentali, ma quella sfida ci ha sempre dato la carica perché ci tenevamo molto a dare quella gioia ai tifosi e da lì abbiamo preso una spinta notevole".