Primavera, Catalano: "Vinto meritatamente contro una squadra dal grande potenziale. Ora la semifinale"

Nel dopo partita di Fiorentina-Parma, gara valida per i quarti di finale della Viareggio Cup e vinta per 4-1 dai crociatini, il tecnico gialloblu Pasquale Catalano ha parlato così ai microfoni dei cronisti: "A luglio/agosto siamo partiti cercando di dare un'idea di calcio, al di là dei risultati. Credo che, chi ha visto le gare di campionato, ha sempre visto una squadra che ha provato a proporre calcio. Poi i risultati sono altalenanti, ma sono questioni dovute a tanti fattori. Recuperando un giocatore come Camara, alziamo la qualità e con un giocatore del genere riesci a raccogliere i frutti del gioco. C'è soddisfazione, i ragazzi sono cresciuti".

E intanto l'Inter è uscita, cosa possiamo aspettarci? Qual è l'obiettivo del Parma?
"Noi siamo venuti qui per onorare la gloriosa maglia del Parma, dobbiamo continuare a farlo con tutti gli effettivi. Faremo ruotare i giocatori, facendogli fare un'esperienza importante, ma chiaramente anche cercando il risultato. Alcuni di questi ragazzi il prossimo anno giocheranno per i punti, per cui devono essere pronti a giocare sotto pressione. Il nostro compito come allenatori è anche questo".

Per lei mister è il primo Viareggio da calciatore:
"Non ho mai fatto il Viareggio, è una bella esperienza. Nelle gare secche i valori possono anche cambiare. Da parte nostra, che veniamo da un campionato diverso, c'è grande soddisfazione per aver battuto una squadra, che al di là dei giocatori che mancavano, ha un grande potenziale. Sono contento per la prestazione perché abbiamo vinto sempre provato a giocare, vincendo anche meritatamente".

Se lo aspettava di vincere 4-1?
"Credo che chi prova a fare l'allenatore debba provare a inculcare una mentalità vincente ai giocatori. Non pensavo di vincere 4-1, ma pensavo che avremmo fatto una grande partita. Chiaramente quando il risultato è così eclatante c'è grande soddisfazione, ma da domani pensiamo alla semifinale".

Dalla panchina si è mosso molto, ha guidato i suoi:
"Io vivo la gara con molta intensità e partecipazione, pur non offendendo mai nessuno. I miei giocatori mi conoscono, sanno che la vivo in questo modo, il mio staff mi sopporta - soprattutto il preparatore atletico, che è di Firenze e ci teneva particolarmente a questa gara. C'è soddisfazione da parte di tutti, ma non abbiamo fatto ancora nulla".