Nocerino: "In estate parlato con Galli. Decisi di venire a Parma sapendo di non prendere un euro"

Ospite del programma YouTube Parma Game Pass, l'ex centrocampista del Parma, Antonio Nocerino, ha raccontato alcuni aneddoti del suo passato in maglia crociata, nei sei mesi del 2015, poco prima che la società fallisse: “Scelsi Parma perché mi voleva Donadoni. Sapevo che non avrei preso lo stipendio, ma avevo bisogno di qualcosa che mi facesse stare bene. E a Parma stavo bene. Quando ero in gialloblù persi mio padre, poi mia madre dopo 40 giorni…se non avessi avuto intorno un ambiente come quello avrei smesso di giocare a calcio”.

Sul fallimento.
"Volevamo fare bella figura per rendere il Parma appetibile, trovare sponsor, dare un futuro ai dipendenti. Giocavamo leggeri, ci saremmo salvati con la pipa in bocca, in una situazione normale. Ci divertivamo. Se negli ultimi di carriera avessi giocato ancora nel Parma probabilmente oggi sarei ancora a giocare”.

Sul futuro. 
"Sono venuto in Italia lo scorso anno e ho preso il patentino UEFA A. Adesso aspettiamo e vediamo cosa può uscire per me. Guardo partite, mi aggiorno studio. Non mi precludo niente, devo capire con chi e dove lavorare, non vado a buttarmi dappertutto. A fine carriera ho fatto errori, non voglio ripeterli da allenatore. Un ritorno a Parma? Ho parlato con Filippo Galli in estate, c'è stata la possibilità di parlare con lui, poi si sono fatte le scelte. Io a Parma sono stato bene, figurati se non verrei da allenatore".