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Preiti: "Zanimacchia non sposta gli equilibri ma è un acquisto azzeccato. Con tanti stranieri il percorso è lungo"TUTTO mercato WEB
© foto di Federico De Luca
mercoledì 1 febbraio 2023, 21:01News
di Niccolò Pasta
per Parmalive.com

Preiti: "Zanimacchia non sposta gli equilibri ma è un acquisto azzeccato. Con tanti stranieri il percorso è lungo"

Ospite di QuBi Tv, l'ex direttore sportivo del Parma Antonello Preiti ha parlato del Parma attuale: "Perdendo le bandiere si è perso un po' perso il concetto di famiglia. Ora ci sono tanti stranieri, credo che al Parma ci sia il 74-75% di giocatori stranieri, per cui è complicato ottenere nell'effetto immediato risultati importanti. Quando non si conosce la lingua, la città, le tradizioni e il calcio italiano si fa molta fatica ad inserirsi e dare il massimo. Ma non vuol dire che a Parma non sia successo, o che sia successo quando c'ero io nel 2010, 2011 e 2012. Con D'Aversa c'erano molti italiani ed era più facile capire il senso di appartenenza e più semplice inserire i 3-4-5 stranieri, che capivano in maniera rapida la famiglia. Ora gli italiani sono 4-5, gli altri vengono da fuori e il percorso è più lungo". 

Con questi calciatori si può vincere il campionato?
"Le difficoltà della squadra sono in un distacco notevole dalle prime due, ma attraverso i playoff si può arrivare. Manca il girone di ritorno, i presupposti non sono semplici così come il campionato, ma se i ragazzi, il mister e la proprietà capiscono che la B è un campionato maledetto, un inferno, si può fare. Il Parma ha giocatori di qualità ed esperienza, oltre a giovani di valore, anche se alcuni non si sono calati nella realtà. È difficile, ma il Parma ha il dovere di provare a salire in Serie A". 

Lei portò Vazquez a Parma in tempi non sospetti.
"Era un acquisto del 2009, purtroppo poi il club argentino, il Belgrano, era in amministrazione controllata e non trovammo l'accordo. Era qui in albergo con la valigia pronta, poi sfumò tutto per cavilli, non per problemi del Parma. Tredici anni fa era un ragazzino, ma faceva parte già della famiglia del Parma". 

Che ne pensa di Pederzoli?
"Lo conosco da tanti anni, ha un percorso da ds abbastanza lungo. È molto bravo nello scouting e nella ricerca, poi quando i risultati non sono perfetti le colpe si danno al presidente, il direttore, i calciatori. Mauro è un professionista serio, preparato, poi quando le cose non vanno è giusto dividere le colpe tra i vari componenti". 

Un commento su Zanimacchia?
"Lo conosco da quando era ragazzo, mi è sempre piaciuto. È sempre stato un mio pallino, un giocatore con tecnica, che ama l'uno contro uno, che cambia il passo e che alla domenica fanno la differenza. Pecchia lo conosce meglio di me, sa cosa può dargli e credo che nel Parma uno come lui possa servire. Ha valenza tecnica, da mezzala o esterno può dare un grande apporto. Un giocatore non sposta gli equilibri, ma è un acquisto azzeccato per le esigenze del Parma". 

Tanti processi in questo periodo. È d'accordo nel dire che il Parma pagò per molto meno?
"Il Parma non era coinvolto in situazioni di plusvalenze, noi cercavamo nel nostro piccolo di trovare parametri zeri e fare plusvalenze vere. Ora ci sono le plusvalenze fittizie, che gran parte delle squadre attuano per mettere a posto i parametri. Non c'è una legge che lo vieta, purtroppo tra venditore e acquirente non puoi trovare il reale valore del calciatore. Di conseguenza qualche società ne ha abusato, esagerando le valutazioni per mettere a posto i conti del club. Io sono contrario, mi piacciono le plusvalenze vere che sono le cose più belle per i club. Per una campagna acquisti ora bisogna far quadrare i conti e poi procedere con gli acquisti".