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"A Perugia cambiai modulo perchè la squadra era diventata piatta"
domenica 14 luglio 2019, 18:31News
di Redazione Perugia24.net
per Perugia24.net

"A Perugia cambiai modulo perchè la squadra era diventata piatta"

Andrea Camplone si è presentato quest'oggi quale nuovo tecnico del Catania: “Sono felicissimo di stare qua e quando mi ha chiamato il direttore (Lo Monaco, ndr) ho preso il primo aereo disponibile e mi sono precipitato a Torre del Grifo. C'è tanta voglia di risalire ed è quindi un'occasione importante per rimettersi in gioco dopo l'esperienza negativa di Cesena. Stiamo cercando di costruire una squadra competitiva perché Catania lo merita e anche perché le rivali stanno costruendo qualcosa di importante. Vincere non è mai facile ma la voglia c’è ed è tantissima. Inoltre spero di entrare nella storia di questa società".

"Cosa penso di poter cambiare rispetto al trend del passato? La ricetta giusta non esiste. Tutte le componenti devono andare nel verso giusto. Ogni allenatore ha la sua mentalità: a me piace giocare palla a terra, da dietro e cercherò di tirarle fuori. Il calcio è classe e corsa. Ci sono i portatori d'acqua e colui che deve inventare. Per la categoria ci vuole tanta corsa".



"Perché un anno di contratto e perché sono stato fermo due anni? Faccio sempre annuali e poi sto fermo due anni (ride, ndr). Non è il biennale che ti fa fare grandi cose. Io credo nel lavoro, nelle potenzialità di questo progetto, secondo me la riconferma te la devi conquistare sul campo, deve essere un giusto premio, non mi piace rubare soldi. Mi piacciono le sfide e questa per me lo è. Sono stato esonerato a Cesena, dopo aver salvato la squadra con due giornate di anticipo: lì ho pagato la mia irruenza e sono rimasto fermo".

"Con me un giocatore non gioca se...non fa quello che dico io in campo. Dall'allenamento si vede tutto. Se uno si allena al 40%, la domenica non potrà andare al 90%".

"Il modulo sarà il 4-3-3? Io sono partito con questo modulo dall'Eccellenza, ho avuto un cambio a Perugia perché la squadra era diventata piatta e ci volevano soluzioni nuove. Un allenatore comunque dovrebbe lavorare su due moduli, perché possono accadere infortuni nell'arco del campionato. Io non sono uno che cambia giusto per cambiare. Se la squadra va, va fino in fondo. Ma voglio una mentalità propositiva sia in casa sia fuori casa. Io sono spregiudicato, mi piace attaccare con più uomini e dobbiamo rivedere alcune situazioni".