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"L'esempio più bello nella gara contro il Padova ce lo ha fornito Dragomir"
venerdì 13 novembre 2020, 16:00News
di Redazione Perugia24.net
per Perugia24.net

"L'esempio più bello nella gara contro il Padova ce lo ha fornito Dragomir"

Il tecnico del Fabio Caserta preferisce tenere un basso profilo. «A fare la differenza sono sempre i calciatori – spiega il tecnico ai microfoni di Umbria Tv –, che interpretano bene quello che un tecnico gli chiede. L’allenatore deve essere bravo solo a farsi seguire dal gruppo e coinvolgere tutti i calciatori. Al di là del risultato, che nel calcio conta comunque più di tutto, sono contento soprattutto per la prestazione e per la reazione avuta nelle ultime gare dopo una batosta pesante come quella di Mantova». Il gruppo formato dai singoli, e Caserta rivela un retroscena che è lo specchio della sua squadra. «A Dragomir in questi giorni è morto il nonno, ha rinunciato anche alla Nazionale ed è voluto rimanere vicino alla squadra. In questi giorni lo abbiamo lasciato tranquillo con la ragazza, perché era solo, ma ha voluto giocare e ha fatto una grande partita. Questo è un segnale importante della voglia che questi ragazzi hanno di mettersi a disposizione dell’allenatore e dei compagni».

La soddisfazione arriva anche dal fatto che il Perugia ha avuto un solo giorno per preparare la gara e poi inoltre scoprire che l’avversario ha cambiato atteggiamento tattico. «Abbiamo avuto poco tempo per preparare la partita e da una parte – rivela Caserta – ne sono stato contento, perché altri giorni di attesa potevano portarci via energie a livello nervoso. Certe sfide del resto si preparano da sole e le porta a casa chi ha più stimoli. Ci ha sorpreso il cambio di sistema di gioco del Padova, che se l’è giocata quasi a specchio (con il 3-5-2, ndr), ma i ragazzi sono stati bravi ad adattarsi. L’interpretazione della gara da parte della squadra comunque è stata perfetta, non abbiamo concesso nulla e creato tanto sia nel primo che nel secondo tempo». L’emergenza Covid. «La formazione paradossalmente la fa il Covid che magari ti riserva sorprese all’ultimo giro di tamponi. È una difficoltà per tutte le squadre».