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In Umbria ci sono i  numeri giusti per riaprire le scuole superiori il 7 gennaio
mercoledì 30 dicembre 2020, 12:30News
di Redazione Perugia24.net
per Perugia24.net

In Umbria ci sono i numeri giusti per riaprire le scuole superiori il 7 gennaio

Anche la ripartenza delle scuole superiori in Umbria è appesa alla situazione dei contagi durante queste vacanze natalizie. Scrive Michele Nucci su La nazione che il ministro della salute, Roberto Speranza, ha detto chiaramente che «l’obiettivo per riaprire le scuole (medie ed elementari escluse) è di avere 50 casi di positività al Covid-19 ogni 100 mila abitanti» e che «la media nazionale ora è pari a 150». Attualmente l’Umbria sarebbe nei parametri con 41 contagiati ogni centomila abitanti (gli attuali positivi sono 3.558 e il dato parametrato sugli 870mila residenti del 2019). Ora bisognerà capire se l’indicazione è di carattere nazionale o locale. Insomma, stando a questa indicazione ministeriale le condizioni per ripartire subito dopo l’Epifania ci sarebbero. Anche se restano altri nodi da sciogliere, a cominciare proprio da quello degli ingressi e delle uscite scaglionate.

La Cisl Scuola Umbria ha espresso soddisfazione per l’emanazione dell’ordinanza del Ministero della salute che permetterebbe il 7 gennaio la ripresa in presenza dell’attività didattica degli studenti delle scuole secondarie di secondo grado della nostra regione. «Si chiude in questo modo – afferma la Cisl – un impegno costante del nostro sindacato che si è fatto portavoce di tale ipotesi sin dal primo confronto al tavolo prefettizio del 16 dicembre,ritenendo che non ci fossero le condizioni organizzative e di sicurezza per l’eventuale articolazioni delle presenze del personale e degli alunni in due fasce orarie. Consideriamo questa la decisione più ragionevole nel contesto attuale – fa sapere la Cisl Scuola – che ci permette di riprendere la scuola in presenza senza abbandonare la prospettiva di un rientro al 100% per la quale continueremo a lavorare». I due prefetti di Perugia e Terni avrebbero intanto preparato una bozza dell’accordo quadro da sottoporre a Regione, Comuni e Ufficio scolastico regionale che contiene le indicazioni del Ministero: 50% delle classi in presenza e 50% con didattica a distanza, tasso di riempimento massimo dei mezzi di trasporto pubblici al 50%, controlli per evitare assembramenti all’uscita delle classi e verifica della situazione una volta a settimana. Se la situazione non peggiorasse si salirà al 75% in presenza e poi al 100%. Ma questo andrà verificato sul campo.