Filippo Ferretti reduce da Erice per la prima delle sette tappe della "Supersalita"

Niente di nuovo per le gerarchie dello sport in salita delle quattro ruote. A Erice, nella prima delle sette gare previste della “Supersalita”, ha vinto Simone Faggioli che conserva le capacità e le competenze del “grandi”, oltre ad essere assecondato dalla Norma che vola. Il pilota toscano, nel corso, sia delle prove, sia delle due manche di gara, sembrerebbe essersi quasi “divertito” ad alzare l’asticella ogni volta che saliva vanificando la rincorsa degli altri, comunque bravi. Filippo Ferretti, alla sua prima volta su un tracciato dai panorami mozzafiato, quanto complicato da interpretare e con un manto d’asfalto molto scivoloso, ha pagato il dazio della recluta. E’ andato sempre meglio, migliorandosi sensibilmente ogni volta senza però riuscire a rientrare tra i top del gruppo. E’ stato, ad ogni modo, secondo nella “gara nella gara” tra le Wolf presenti, precedendo anche un veterano, ma dal piede pesante, qual è Rosario Jaquinta. Filippo afferma che “si poteva far meglio ma, come prima gara e un percorso tanto complicato, posso ritenermi soddisfatto. Vedremo di fare meglio, tra quindici giorni, a Fasano”. La sua Wolf, curata da Kedda Racing di Andrea Fravolini, preparata per il Campionato Supersalita Junior, prima annunciato e poi abortito, una sorta di monomarca per le cronoscalate, incoraggia all’ottimismo o, almeno, a prendere la supremazia fra le vetture bresciane, considerato che, a Erice è stato, comunque, il più veloce. Più complicato, forse, trovare il podio nella classe 1600 del gruppo E2-SC-SS. Qui, per la presenza in gara di più marchi, le motorizzazioni sono oggetto di preparazioni più raffinate, chiaramente molto più costose. Vedremo se, con il suo ottimo “manico” riuscirà a compensare il più che possibile divario.