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"Mio figlio non può essere merce di scambio per i rapporti tra Junior e Cus Perugia per la questione del campo"
sabato 21 ottobre 2017, 10:56News
di Redazione Perugia24.net
per Perugia24.net

"Mio figlio non può essere merce di scambio per i rapporti tra Junior e Cus Perugia per la questione del campo"

Non c'è pace per il rugby giovanile a Perugia. Francesco, genitore di un bambino non era riuscito ad avere sinora il nullaosta per passare dallo Junior Perugia al Cus Perugia. La presa di posizione del presidente dello Junior Federico Baldinelli. “Con il genitore mi sono sentito al telefono e gli ho detto che avremmo rilasciato il nulla osta, che è già un bel gesto di apertura e buona volontà da parte nostra. Nello stesso tempo gli ho detto che la stessa lealtà e apertura che noi mostriamo verso il Cus e verso di lui, ci piacerebbe che lo stesso Cus cominci finalmente a mostrarla verso di noi concedendoci quel minimo che ci spetta in termini di campo, orari serali, concentramenti etc., anche se a giudicare dagli ultimi messaggi che ci hanno mandato abbiamo forti dubbi, ma speriamo di sbagliare.

Lui ha convenuto su tutto e ha detto che gli sembrava giusto e ha concluso la telefonata ringraziandomi; e che ci saremmo risentiti; se riascolta la telefonata che ha detto di aver registrato e che ha minacciato di rendere pubblica lo potrà risentire. Dopo due ore, senza dire niente ha messo sul gruppo dei genitori un post...”. La risposta dello stesso Francesco. “Io innanzitutto non ho minacciato di renderla pubblica la telefonata ma c'è scritto in chat "se non te lo ricordi posso fartelo riascoltare", nella telefonata sono stato "accomodante" perchè tanto avevo capito di aver perso le speranze dopo essermi sentito rispondere ciò che già è scritto nel post, io non posso garantire per Cus se darà o non darà la sua disponibilità ma le tue parole sono state quelle, sentiamo la risposta loro poi ti do il nullaosta, mi dispiace dovermi mettere in discussione con voi dopo aver passato cinque anni insieme ma siete voi che mi state complicando il passaggio del figlio sempre per problemi che non riguardano il figlio ma riguardano le due società e lui non dovrebbe entrarci niente, non dovrebbe fare da merce di scambio, non è un pacco è un ragazzo”.