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Kastanos: "Senza tifosi non sarà calcio. Stipendi? Prima chi ne ha davvero bisogno"
Il calcio dopo il coronavirus. Ripresa a fine maggio con stadi chiusi, stipendi decurtati e controlli medici costanti sui calciatori. Giusto? “Forse sarebbe più giusto fermarsi cinque mesi e poi ripartire”, dice il cipriota Kastanos. “Gli stipendi? ma parleremo con società e compagni e vedremo cosa succederà. Se riprendiamo, giusto pagare fino alla fine. Se non si dovesse continuare, giusto pensare prima al bene di tutti. Prima vengono quelli che vivono con mille euro al mese, che ne hanno bisogno davvero. Noi calciatori possiamo vivere senza prendere quattro stipendi. Stadi chiusi? Senza tifosi, non sarà calcio. E prima di giocare, dovranno essere tutti sottoposti al tampone”.
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