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Lauro: “Potenza, avevamo un programma ambizioso. E lo stadio...”
Dopo l’apparente naufragio della trattativa per il passaggio di proprietà del Potenza, abbiamo intervistato in esclusiva chi si stava occupando dell’Intermediazione di questa operazione, l’agente Luigi Lauro
Si è detto tanto di questa situazione ci dici un pò cosa è successo?
“Lo so che si è detto tanto e tutto ma sai benissimo che anche con le trattative dei miei calciatori sono abituato a lavorare sempre in silenzio poiché voi giornalisti destabilizzate le cose (sorride).
Per Potenza avevano un grande progetto per la città e per i tifosi , ho potuto trasmettere tutto ai miei investitori grazie al vice presidente Fontana che in questi sei mesi ci è stato vicino facendoci conoscere la comunità il calore della piazza e un amministrazione seria che aveva voglia di fare. Ringrazio l’assessore Guma che ci ha ricevuti e ci ha ascoltato nell’illustrare il nostro progetto”.
Quindi è tutto naufragato ?
“Come in tutte le cose ci si scontra con la realtà e in questo caso con un presidente che ha deciso di rifiutare l’offerta fatta dai miei clienti che era molto soddisfacente per la situazione del club”.
Si dice che Fontana potrebbe lasciare il club dopo l’iscrizione
“Avevo sentito qualcosa ma del resto era normale ho avuto modo di stare con lui e mi ha mostrato le sue attività: era impossibile che rimanesse... C’era troppa differenza con il club per il suo modo di fare. Veramente tiene al Potenza calcio ai tifosi e alla sua città e il nostro progetto l’aveva colpito molto . Come si dice... tra il fare ed il tirare a campare.... è normale che uno dopo ci rifletta”.
Ma del progetto Potenza ci puoi dire di più ? Gli investitori sono ancora interessati ?
“Posso solo dire che era un progetto bello importante e sopratutto ambizioso con una programmazione. Parola che voglio sottolineare. È stato sviluppato da un architetto importante di Napoli anche il restyling del Viviani, per far capire l’entusiasmo che avevano gli investitori. Vi posso garantire che il progetto è bellissimo, e avrebbe fatto diventare quello stadio uno dei più all’avanguardia d’Italia. Attualmente stanno vedendo altro comunque in sei mesi senza ancora iniziare hanno investito per consulenti, avvocati, architetti... è normale che possano essere amareggiati, ma dopo il rifiuto del presidente hanno lasciato perdere. Adesso io mi dedico al mercato che è alle porte e vediamo cosa succederà”.
Si è detto tanto di questa situazione ci dici un pò cosa è successo?
“Lo so che si è detto tanto e tutto ma sai benissimo che anche con le trattative dei miei calciatori sono abituato a lavorare sempre in silenzio poiché voi giornalisti destabilizzate le cose (sorride).
Per Potenza avevano un grande progetto per la città e per i tifosi , ho potuto trasmettere tutto ai miei investitori grazie al vice presidente Fontana che in questi sei mesi ci è stato vicino facendoci conoscere la comunità il calore della piazza e un amministrazione seria che aveva voglia di fare. Ringrazio l’assessore Guma che ci ha ricevuti e ci ha ascoltato nell’illustrare il nostro progetto”.
Quindi è tutto naufragato ?
“Come in tutte le cose ci si scontra con la realtà e in questo caso con un presidente che ha deciso di rifiutare l’offerta fatta dai miei clienti che era molto soddisfacente per la situazione del club”.
Si dice che Fontana potrebbe lasciare il club dopo l’iscrizione
“Avevo sentito qualcosa ma del resto era normale ho avuto modo di stare con lui e mi ha mostrato le sue attività: era impossibile che rimanesse... C’era troppa differenza con il club per il suo modo di fare. Veramente tiene al Potenza calcio ai tifosi e alla sua città e il nostro progetto l’aveva colpito molto . Come si dice... tra il fare ed il tirare a campare.... è normale che uno dopo ci rifletta”.
Ma del progetto Potenza ci puoi dire di più ? Gli investitori sono ancora interessati ?
“Posso solo dire che era un progetto bello importante e sopratutto ambizioso con una programmazione. Parola che voglio sottolineare. È stato sviluppato da un architetto importante di Napoli anche il restyling del Viviani, per far capire l’entusiasmo che avevano gli investitori. Vi posso garantire che il progetto è bellissimo, e avrebbe fatto diventare quello stadio uno dei più all’avanguardia d’Italia. Attualmente stanno vedendo altro comunque in sei mesi senza ancora iniziare hanno investito per consulenti, avvocati, architetti... è normale che possano essere amareggiati, ma dopo il rifiuto del presidente hanno lasciato perdere. Adesso io mi dedico al mercato che è alle porte e vediamo cosa succederà”.
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