L'ANGOLO DEI TIFOSI - Ecco le nuove mail

Ecco i pensieri dei tifosi amaranto pervenuti alla nostra casella mail.

Potete continuare ad inviare le vostre considerazioni all'indirizzo tuttoreggina@libero.it, pregandovi di essere rispettosi e rimanere nei limiti della dialettica.

Buongiorno amici della Redazione , martedì abbiamo assistito a un deja-vu che ormai si ripete da tre stagioni . Questa è la terza " rivoluzione" a cui assistiamo e se il buongiorno si vede dal mattino sarà la continuazione delle precedenti annate .

Non parliamo della gestione Zeman , ma aver cancellato quello che di buono  era stato fatto ,verso la fine , da Maurizi è stata una vera idiozia , si era creata un'ossatura della squadra che poteva essere sfruttata quest'anno con un minimo rinforzo della rosa .

Adesso si comincia d'accapo con un nuovo gruppo, sperando di non dover assistere ad un'annata caratterizzata da alti e bassi navigando, come già accaduto ,negli ultimi posti della classifica . 

Saluti

Antonello

LA REDAZIONE RISPONDE: Antonello, d'accordo con lei. L'anno scorso, scorsa estate, in ogni caso una certa ossatura base della squadra si è cercato di mantenerla. Oltre a De Francesco, Porcino, Bianchimano e qualche altro, si è provato a tenere Botta, Bangu, De Vito, anche lo stesso Gianola, quest'anno il cambio totale è stato a prescindere; peccato! E' ovvio che ad un allenatore non puoi chiedere di partire a mille con una squadra per venticinque/ventisette elementi TOTALMENTE nuovi. Non condividiamo questa solita voglia di distruggere tutto ogni anno, anche perché perdi il lavoro di un anno. Poi, una cosa importante che ci teniamo: ma perché "buttare via" il lavoro su Amato? Amato è un calciatore di Reggio, un ragazzo che ha delle doti, è un classe 1999, ma invece di prendere il 1999 dell'Empoli, tieniti quello che ha cresciuto tu: queste cose sono inspiegabili. I tuoi ragazzi vanno tutelati e preferiti agli altri.

Spett. redazione,

vorrei ricordare prima di tutto la figura di un grande del passato:  Vito Florio, che quelli della mia età hanno apprezzato dalle gradinate e spesso incrociato a passeggiare sul Corso Garibaldi con la famiglia. E’ giusto che la scomparsa di un pezzo della storia amaranto non passi inosservata. Condivido la spinta da parte vostra e di altri lettori, evidentemente miei coetanei o giù di lì, a onorarne il ricordo alla prossima partita.

Per quanto riguarda la squadra, credo che sia troppo presto esprimere un giudizio dopo il primo incontro. La squadra non è giovanissima, ma formata da elementi tutti nuovi. Ci può stare una fase di adattamento. Mi ha preoccupato vedere, specie nel primo tempo, una squadra in balia dell’avversario, una squadra che per lunghi tratti non riusciva a toccare palla. Ritengo, comunque, che si debba dare fiducia alla squadra nel suo complesso.  Permettetemi una considerazione generale: negli ultimi tre campionati abbiamo avuto sempre squadre rinnovate con elementi nuovi  che rimpiazzavano i “vecchi” anche se, alcuni, determinanti (Coralli, De Vito, Ferrani…per limitarmi ai primi che mi vengono in mente). Ci sarà un motivo validissimo, ma non vedo come si possa dare serenità a chi in squadra, visti i precedenti, anche se dà il massimo ed è una pedina importante poi sa che con tutta probabilità sarà ceduto o messo fuori organico. Inoltre, mi  pare che l’organico sia di 28 giocatori. Non vi sembrano troppi? Se l’attenzione al bilancio è doverosamente alta, perché non limitare il numero riducendo l’organico di 4-5 elementi per poter prendere, per esempio, l’attaccante cui si è rinunciato perché troppo oneroso? Ovviamente il presidente  e il DS avranno i loro validi motivi, ma la domanda mo sorge spontanea.

Comunque sempre

FORZA REGGINA

Antonino da Padova

LA REDAZIONE RISPONDE: Antonino, sottoscriviamo parola per parola. Un vero peccato non dare un'ossatura base alla squadra, sopratutto lasciare andare via molti elementi della scorsa tagione che hanno dato prova di poter essere elementi di categoria. Sull'organico, ribadiamo come detto altre volte, è pletorico e in alcuni ruoli c'è abbondanza e in altri "povertà". Manca forse un elemento alla "De Francesco", tecnico e di gamba (un Condemi esempio, era libero, voleva stare alla Reggina, Cevoli lo conosce bene, ma perché non tenerlo??? Inspiegabile...), manca un attaccante da doppia cifra, anche se speriamo in Maritato, manca, ci sia consentito, un difensore di categoria assoluta: il solo Conson non può bastare.

Spett.le Redazione,
Con i tempi che corrono, nel marasma in cui si trova il calcio in Italia, con blasonate società che fino all'anno scorso erano tra i professionisti ed oggi non esistono più, essere riusciti a iscriversi alla serie C, a mio avviso è stato un grande traguardo. Se oggi possiamo commentare la brutta prestazione della Reggina a Trapani, lo dobbiamo alla famiglia Pratico'. Senza di loro a quest'ora a Reggio se si voleva parlare di calcio si doveva parlare solo Juve, Inter, Milan ecc.
Saluti

Giorgio D.

LA REDAZIONE RISPONDE: Questo è un dato di fatto inoppugnabile e inattaccabile. Naturalmente, inizialmente, ci sono stati altri soggetti che hanno scucito denaro per far tornare la Reggina. In ogni caso, ad oggi, è mancata la bussola ed è mancata la necessità di isolarsi da social e stupidaggini varie, tipo matricole, marchi, presunti sponsor portati da tecnici e cose del genere. Troppe energie (e soldi) speri in questioni futili.

Spett.le redazione

mancano meno di 48 ore dall'inizio del campionato in casa e non mi è stato consegnato l' abbonamento di tribuna est acquistato all'inizio della campagna

abbonamenti. Tempestività da parte del tifoso affezionato verso la società, noncuranza verso il tifoso da parte della società. Non riesco a trovare valide motivazioni per questo ritardo ingiustificato che ha generato già disagi rilevanti a noi abbonati. Così non và bene! L' affezionato tifoso potrebbe trasformarsi in disamorato

Saluti

Carmelo 

LA REDAZIONE RISPONDE: Carmelo, metà della responsabilità è per forza di cose del club, metà delle varie legislazioni e imposizioni. Ogni volta la burocrazia è opprimente e l'incertezza sull'avvio del campionato ha fatto la differenza. Una volta gli abbonamenti venivano vidimati ai varchi dello stadio, oggi ci sono mille disposizioni da seguire. Chi va ancora allo stadio (parliamo in generale, non è riferito alla Reggina) è un vero calciofilo malato, viste le recenti "disgrazie" del calcio italiano.