Avellino, Capuano: "Mi auguro di entrare nel cuore del popolo avellinese"
L'argomento scivola sul torneo di serie B: “La Salernitana sta facendo un campionato importante, ma il torneo di B è lungo e tortuoso. E’ il più difficile in assoluto ed è prematuro fare ogni sorta di previsione e dare giudizi.
La squadra è stata ringiovanita molto rispetto al passato, c’è una precisa identità di gioco che la porta spesso ad essere brillante. Ci sono tutti i presupposti per far bene, ma ci sono avversarie più forti come Benevento e Frosinone sebbene la classifica dei ciociari non sia figlia del potenziale umano che ha a disposizione Nesta. I valori verranno fuori”. Capuano si infastidisce quando qualcuno chiede se canterebbe "chi non salta è di Salerno" qualora la curva avellinese intonasse questo coro: “Sono un uomo vero, diverso dagli altri perché dico sempre quello che penso. Avellino è la cosa più importante per me, l’ho voluta fortemente. Non ho mai offeso nessuno nella mia carriera, non salterei mai rispetto a nessun coro della curva. Con grande schiettezza posso dire che è una domanda che non andava nemmeno fatta, ho 54 anni e ho avuto la fortuna di crescere permeato da principi di grande moralità. Conosco bene i valori della vita, non a caso ovunque ho allenato mi hanno apprezzato. Sono pronto metaforicamente a morire per i biancoverdi, ma il “chi non salta” non appartiene al mio modo di essere. Anche a parti invertite mi sarei comportato allo stesso modo, pure se guidassi la Salernitana”.