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Un 2024 da incubo per la Salernitana: è giunta l'ora del mea culpa societario. Stagione monito per il futuro
lunedì 15 aprile 2024, 00:00Editoriale
di Valerio Vicinanza
per Tuttosalernitana.com

Un 2024 da incubo per la Salernitana: è giunta l'ora del mea culpa societario. Stagione monito per il futuro

Nuova giornata di campionato e nuova sconfitta per la Salernitana, ma un risultato che, ormai, non fa più notizia. A Roma contro la Lazio è andata in scena l'ennesima umiliazione per i colori granata, con i biancocelesti che hanno passeggiato su una squadra priva di qualsiasi idea e motivazione. Un'attesa snervante verso la retrocessione in Serie B, attesa quasi come la fine delle sofferenze. 

A distanza di un anno si è passati dal paradiso all'inferno. Solo una stagione fa, la Salernitana viveva la sua migliore stagione della sua storia in Serie A, conclusa con 42 punti e tante soddisfazioni, quest'anno il trend è invertito e si sta assistendo, con ogni probabilità, alla peggior annata di sempre. Qualcosa che impone delle riflessioni in società, dove vige il silenzio. Iervolino nella recente intervista al Corriere dello Sport ha dichiarato senza mezzi termini di essere stato troppo "condizionabile" e non essersi fidato del proprio "intuito". Parole che, inevitabilmente, scaricano le responsabilità su De Sanctis e Sabatini, rei di due mercati inadeguati, ma il patron ha nicchiato sul futuro della Salernitana, parlando di "rivoluzioni" non meglio precisate, ma senza proclamare investimenti per una pronta risalita.

Una cosa è certa, la stagione pessima che va concludendosi può avere un'utilità: servire da monito per il futuro. Innanzitutto occorre programmare per tempo e bisogna ponderare una strategia di mercato valida. Il paracadute porterà liquidità nelle casse, poi bisognerà saper vendere i giocatori che hanno maggiore mercato. Elementi come Dia, Coulibaly, Bradaric e Tchaouna, possono fruttare un gruzzoletto non indifferente, che questa volta sarà d'obbligo gestire in modo oculato. Servirà una figura di polso come direttore sportivo, qualcuno che abbia esperienza nel mondo del calcio e bisognerà valutare se mantenere come ad anche Sabatini, responsabile di un mercato di gennaio del tutto strampalato.

Insomma, che non si ripeta in alcun modo uno scempio simile. Errare è umano, perseverare è diabolico.