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SALERNITANA - Mister, Lotito ti ha semplicemente chiesto di alzare l’asticella..."TUTTO mercato WEB
© foto di Nicola Ianuale/TuttoSalernitana.com
lunedì 24 settembre 2018, 22:30News
di Luca Esposito
per Tuttosalernitana.com

SALERNITANA - Mister, Lotito ti ha semplicemente chiesto di alzare l’asticella..."

Le nozze con i fichi secchi non fanno gioire ma nemmeno dispiacciono al single “Stefanone” Colantuono , come ama chiamarlo il dirigente di calcio Pierpaolo Marino, suo amico e mentore nell’Atalanta dei miracoli che il tecnico senza capelli ma con tante idee riuscì a sorpresa ad accompagnare nell’olimpo dell’Italia pallonara. Pur prendendo atto di una netta sconfitta della Salernitana a Benevento, il mister non si piange addosso. Blindato dalla società e soprattutto dalle sue certezze, anche dopo quattro reti subite nel derby del Vigorito e "troppe ingenuità in campo da evitare per il futuro" come con onestà lui stesso ha ammesso pubblicamente. Al punto, nel post partita in Sannio, da replicare via “Mamma Rai” proprio a Marino, che cercava di scaricare sulla società granata la differenza di valori tecnici emersa venerdì sera tra i padroni di casa e la Salernitana. Argomentando “Stefanone” Colantuono, senza scadere in banalità spesso care ad un lavoratore nei riguardi del suo datore, che "Lotito ha chiesto di alzare l’asticella rispetto alla scorsa stagione, questa squadra che ho a disposizione può dire la sua perché è composta da calciatori validi". Aggiungendo, poi, con la scaltrezza del condottiero che non intende cercare rifugio dopo la sconfitta ma prepara la prossima battaglia: "Guardiamo avanti, martedì a Salerno c’è la partita con l’Ascoli". In pratica il brusco stop della Salernitana a Benevento ha spento entusiasmi che, dopo tanto tempo, si erano con fatica riaccesi. E nessuno, anche il più ottimista, può dirsi soddisfatto. Ma il passo falso, perché tale è da qualsiasi angolazione venga visto, ha consegnato a Salerno ed alla Salernitana la certezza di un allenatore determinatissimo, che può non tagliare il traguardo per primo ma vi giunge con il sacro ardore di migliorarsi.

Un’operazione di “granatizzazione” e caratterizzazione che “Stefanone” Colantuono ha ottimizzato in mesi di alti e bassi sulla panchina granata, calciando via per fede e non calcolo anche il proprio ego, ed ora intende estendere a tutti i calciatori a sua disposizione per mettere in campo una valida squadra che faccia entusiasmare la sua gente. A lui “Stefanone” Colantuono, “primus inter pares” in casa Salernitana con i co-patron Claudio Lotito e Marco Mezzaroma unitamente al direttore sportivo Angelo Fabiani, tocca sfruttare questo piedistallo che in autonomia ha plasmato scavando nella miniera Salernitana per farla diventare d’oro. Per lui sarebbe stato più facile e semplice sottolineare che c’è bisogno di rinforzi o gettare la croce su chi in campo a Benevento non ha dato o poteva fare di più. Invece ha scelto di non ascoltare le sirene e di scattare sulla preda del lavoro con tutti i suoi calciatori. Un “mental coach” che ha sposato la causa e non si fa abbindolare sia dall’aria di festa per il centenario che da quattro palloni raccolti nella propria rete. Insomma l’allenatore della Salernitana. Convinto che, qualsiasi carrettino per la A dovesse passare, bisogna trovarsi pronti a salirvi sopra con la squadra, i tifosi e chiunque gli ha permesso o lo favorirà nel confermare che “Stefanone” Colantuono è uomo e tecnico di massima categoria.