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AMARCORD: Famiglia Cristiana, invasioni, Nesta: non sarà mai una partita come le altreTUTTO mercato WEB
© foto di Nicola Ianuale/TuttoSalernitana.com
mercoledì 23 ottobre 2019, 19:00News
di Gaetano Ferraiuolo
per Tuttosalernitana.com

AMARCORD: Famiglia Cristiana, invasioni, Nesta: non sarà mai una partita come le altre

Abbiamo parlato in questi giorni degli innumerevoli incroci che contraddistinguono Perugia e Salernitana, due squadre che in passato hanno dato vita a partite estremamente combattute e che spesso, a Salerno, hanno regalato gioie immense ai tifosi di fede granata. Come dimenticare le doppiette negli anni Novanta di Marco Di Vaio, capace di sbagliare l’impossibile per un tempo per poi riscattarsi nella ripresa regalando sei punti fondamentali al cavalluccio marino. Altrettanto suggestiva la presenza in tribuna di 200 supporters provenienti dal Giappone e giunti appositamente per assistere alla performance di Nakata, uno dei pochi calciatori asiatici ad imporsi per davvero in Italia negli ultimi 20 anni come testimoniò il ruolo fondamentale ricoperto ai tempi dello scudetto della Roma. Ci sono, però, altri intrecci che riguardano i singoli protagonisti del match che andrà in scena domenica pomeriggio in uno stadio che non sarà certo gremito come un tempo, ma che reciterà un ruolo fondamentale. Il primo focus è su Stefano Colantuono. Il Perugia, in venti occasioni, ha vinto a Salerno una sola volta ed era guidato proprio dall’ex trainer granata, capace di imporsi per 2-0 (e il risultato poteva essere ancora più rotondo se gli ospiti non avessero sbagliato un rigore) e di dominare dal primo al novantacinquesimo senza mai rischiare nulla. Il ko casalingo costò la panchina ad Aldo Ammazzalorso, ma il Perugia è una sorta di bestia nera per chi siede sulla panchina granata: a Delio Rossi e Alberto Bollini è toccato lo stesso destino rispettivamente nel 1999 e nel 2017, in questo caso proprio a favore di Colantuono. Corsi e ricorsi storici che autorizzano Ventura fare ogni sorta di rito scaramantico, ma la sua posizione resta solidissima ​​​​​​. Anzi. E' stato l'ultimo allenatore a vincere al Curi guidando la Salernitana: 1-0, Bombardini.

Le curiosità, però, non finiscono qui. Sulla panchina del Perugia sedeva Alessandro Nesta che, circa un anno fa, sostituì l'ex capitano granata Roberto Breda che, insieme a Ricchetti, stava facendo benissimo, ma che pagò a caro prezzo la sconfitta nel derby casalingo con la Ternana. Da 2-0 a 2-3, proprio come la Salernitana ad Avellino, campo espugnato l’ultima volta 24 anni prima proprio grazie ad una rete del biondo capitano con la maglia numero 4. I ricordi di Nesta verso Salerno sono agrodolci: contro la Salernitana segnò la sua prima rete in serie A con la maglia della Lazio nel rotondo 6-1 dell’Olimpico (illusorio il vantaggio di Vannucchi), ma la sconfitta maturata all’andata al 90′ tolse quel punto che sarebbe bastato per celebrare lo scudetto, assegnato al Milan grazie al successo per 2-1 contro…il Perugia, squadra vulnerabile in trasferta che sette giorni prima, però, aveva violato il Friuli di Udine a sorpresa e quasi vanificando il 2-1 della Salernitana col Vicenza in un Arechi popolato da 38mila spettatori. Con la maglia bianconera giocava Alessandro Calori, uno dei peggiori in campo. Ci fu un’indagine abbastanza breve e secondo molti poco approfondita per una lettera anonima pubblicata sul giornale “Famiglia Cristiana” che poneva seri sospetti sul blitz dei ragazzi del compianto Boskov in terra friulana.