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SALERNITANA: divisa speciale per onorare Salerno a 9 anni dall'incoronazione di LotitoTUTTO mercato WEB
© foto di Carlo Giacomazza/TuttoSalernitana.com
venerdì 24 luglio 2020, 19:30News
di TS Redazione
per Tuttosalernitana.com
fonte il Mattino

SALERNITANA: divisa speciale per onorare Salerno a 9 anni dall'incoronazione di Lotito

Salernitana-Empoli sarà la quinta partita casalinga senza pubblico, dopo il lockdown. Il club granata, però, ha invitato alla simbolica adunata e ha stretto a sé la propria gente spiegando sul sito ufficiale che «i tifosi ci sono sempre stati e ci saranno sempre». Nello stadio-acquario, svuotato di passione e di cori, la squadra porterà in campo non solo i colori della passione, ma anche la salernitanità. Lo farà indossando la maglia con la scritta «Città di Salerno» e il logo civico con l'effige di San Matteo. La maglia celebrativa sulle spalle, nelle due precedenti occasioni: ha portato in dote sei punti. La divisa d'eccezione, infatti, era stata indossata nella partita casalinga vinta contro il Livorno (patch con il motto «macte animo», quello dei pionieri granata e dello statuto fondativo del club), poi messa all'asta per sostenere finalità benefiche. Di recente, in occasione del derby contro la Juve Stabia, il capitano Di Tacchio ha indossato la fascia celebrativa per ricordare la prima partita, il primo «vagito ufficiale» della Salernitana. Due partite vinte e adesso - è l'auspicio anche dei tifosi che resteranno a casa - potrebbe arrivare il tris. Dal punto di vista calcistico-istituzionale, è un altro pezzo del puzzle, nell'ottica della ritrovata armonia, al tempo del Covid: il 19 giugno, il co-patron Mezzaroma, ha festeggiato il Centenario assistendo all'accensione delle luci granata a Palazzo di Città, in compagnia del sindaco e dell'assessore comunale allo sport, Caramanno; la convenzione d'uso dello stadio Arechi, che scadeva lo scorso 30 giugno, è stato prorogata fino al 31 dicembre, in attesa di ridefinirla.

L'ANNIVERSARIO Armonia e stima politico-calcistica, proprio come accadeva nove anni fa. Per un curioso scherzo del calendario, la Salernitana scende in campo con la maglia celebrativa, la scritta «Città di Salerno» e il logo del Comune a 9 anni dalla nuova avventura di Lotito e Mezzaroma in granata. Il 24 luglio, dopo la manifestazione d'interesse dei giorni precedenti, preparavano i bagagli per Salerno. Sarebbero diventati co-patron della Salernitana il 26 luglio e presentarono al sindaco dell'epoca, Vincenzo De Luca, la propria disponibilità a far ripartire il motore del calcio cittadino, dopo il fallimento della Salernitana Calcio di Antonio Lombardi. Cordate di portata locale e nazionale presentarono la propria «candidatura». De Luca decise di far scegliere al popolo granata e lo convocò nel Salone dei Marmi. Poi tastò il polso ai tifosi, si affidò all'applausometro. Fu testa a testa: c'era la cordata di Lo Monaco e c'era la manifestazione d'interesse presentata dal gruppo Morgenstern (Mezzaroma) insieme alla Omnia Service, c'era l'interesse di Lotito che poi nel 2018 avrebbe fatto più di un pensiero anche al Bari. "Chi volete che rimetta il pallone al centro del campo?", disse De Luca. Applausi per Lo Monaco, molti di più per Lotito. Il 26 luglio si chiuse il cerchio. Vincenzo De Luca decise di scegliere per la rifondazione e la busta presentata dal duo Lotito-Mezzaroma fu quella vincente, declinando le proposte del presidente del Marcianise e amministratore delegato del Catania, Pietro Lo Monaco. Il plico conteneva le credenziali e l'offerta tecnica, cioè programmi, progetti e obiettivi sportivi. Erano i tempi della «fogliolina che deve diventare platano», parafrasando Ventura. Era il periodo dei «palloni che mancano, voi volete i simboli e il cavalluccio ma noi non abbiamo ancora la stalla». Oggi il calendario «ricorda» che tutto cominciò di questi tempi, nove anni fa. Il futuro in campo è racchiuso in 90', i primi di tre sfide spareggio. In attesa delle nuove maglie (top secret) con sponsor tecnico che Mezzaroma ha già scelto per il prossimo anno.