SALERNITANA: la squadra riprenderà la preparazione mercoledi. Le ulitme

Un comitato «per l'etica e lo sport» istituito da Generazione Donato Vestuti «per dire no alla multiproprietà», uno striscione di protesta srotolato a Bologna e l'altro - parole durissime - esposto a Salerno, in zona orientale, al Parco del Mercatello. La contestazione dei tifosi granata è itinerante e multiforme. I supporter, stanchi e sfiduciati, vogliono accendere i riflettori sulla Salernitana e sulla sua gestione, desiderano richiamare l'attenzione del Palazzo del calcio sulle norme che a loro giudizio rappresentano un vincolo e un tappo al rilancio dell'ippocampo. Tirano in ballo il co-patron Lotito, che da Roma delega, e il direttore sportivo Fabiani, che rappresenta la proprietà in città. Il clima è teso, il malcontento serpeggia. In un contesto di forte dissenso, la Salernitana dovrà sforzarsi di ritrovare serenità per lavorare in campo e in sede. La squadra riprenderà la preparazione mercoledì pomeriggio, dopo due giorni di pausa che - da programma - l'allenatore Castori concederà ai calciatori. Ripartirà da quale contesto e da quali presupposti? Lotito in passato ha parlato di «humus». Faceva riferimento al terreno fertile, alle condizioni, alle premesse. La fotografia adesso è quella di un contesto inquieto, perché la tifoseria è insoddisfatta. 

Mercato. Di rinforzi, invece, neanche a parlarne. Se ne parla (forse) da mercoledì prossimo con gli arrivi di Tutino, Kupisz e Schiavone direttamente a Salerno. Poi via via tutti gli altri. Non hanno mai parlato, invece, giocatori, tesserati, dirigenti e neppure l'allenatore Castori (il neo allenatore granata non è stato mai presentato da quando è arrivato a Salerno) per tutta la durata del ritiro in terra marchigiana.