SALERNITANA: l'importanza dell'avere una coppia gol efficace

Il calcio italiano, dalla Serie A fino alle serie minori, è generalmente etichettato come difensivista, tattico e poco propenso alla proposta offensiva. Assolutamente aspetti che caratterizzano e connotano il modello italiano calcistico, ma ciò non si significa che in Italia si snobbi completamente la fase offensiva. Di sicuro, più che in altre realtà, nel nostro calcio avere una buona difesa è fondamentale per ottenere buoni risultati, ma se ciò viene unito allo stesso tempo ad un’ottima fase offensiva. Soprattutto perché il calcio è uguale ovunque e per vincere i match la cosa più importante è segnare reti con costanza.

A partire da questa considerazione è possibile ricollegarci al mondo della Serie B e poi di conseguenza alla Salernitana. In Serie B negli ultimi anni si è confermata una certa tendenza, che sottolinea e dimostra l’importanza dell’avere buoni attaccanti in rosa per puntare a grandi traguardi. Nello specifico mi riferisco al fatto che sempre più le squadre promosse in Serie A, hanno all’interno della loro rosa una coppia di attaccanti prolifici. Facciamo l’esempio della scorsa stagione, in cui le squadre promosse direttamente sono state Benevento e Crotone. I campani si sono spesso appoggiati sui gol di Marco Sau,13 in 37 match, e di Roberto Insigne con 8 reti messe a segno, senza poi dimenticare Massimo Coda con le sue 7 marcature. Mentre i calabresi hanno puntato molto sulle 20 reti di Simy, supportato da Benali e Messias a quota 7 e 6 gol. Osserviamo poi  ciò che successe due stagioni fa, in cui salirono nella massima Serie direttamente Brescia e Lecce. Nella compagine lombarda avevamo A. Donnarumma con 25 reti ed Ernesto Torregrossa con 12, in totale quindi 37 gol in due e Brescia primo in classifica. Quasi lo stesso accadde con il Lecce, con La Mantia a quota 17 gol e Mancosu a 12, 29 reti e Lecce secondo in classifica promosso in B. Facendo un passo ancora più indietro, alla stagione 2017/18, troviamo più o meno lo stesso fenomeno con l’Empoli. La squadra toscana poteva contare quell’anno su una grandissima coppia del gol, come Caputo Donnarumma. Caputo mise a segno quella stagione 26 reti e Donnarumma 23, addirittura 49 reti totali ed Empoli in A. Lo stesso, seppur promosso ai play-off, si verificò con il Frosinone sempre tre stagioni fa. In quella squadra infatti Ciano e Ciofani segnarono insieme 27 reti, 14 gol il primo mentre 13 l’altro.

Detto ciò questa non è una regola matematica e infallibile, l’avere attaccanti che segnano non significa essere per forza promossi. Allo stesso tempo però avere delle punte con grande efficacia in zona gol aiuta assolutamente, è una delle caratteristiche che deve avere una squadra per vincere. Ecco arrivando alla Salernitana attuale, forse questo è quello che un po’ manca. Non c’è il partner ideale d’attacco da affiancare a Milan Djuric, punto fermo e bomber della squadra granata. Ciò infatti è dimostrato anche dalle scelte di Giampiero Ventura nella scorsa stagione, che spesso ha alternato diversi partner offensivi al bosniaco. Guardando i numeri i calciatori che hanno maggiormente fatto esultare i tifosi sono appunto Djuric e poi Kyine, entrambi a quota 9. Se invece consideriamo solo gli attaccanti, al fianco della punta bosniaca abbiamo Gondo e Lamin Jallow a quota 6 reti.

Sul mercato dunque sarà fondamentale cercare un attaccante bravo in fase realizzativa, da affiancare a Milan Djuric e per aumentare i gol provenienti dal reparto offensivo. Sappiamo come la società granata si sia attivata in questo senso, con diversi profili in osservazione. Il tempo però scorre e per ora Fabrizio Castori non ha ancora ricevuto nessun rinforzo in attacco.