CASO COSENZA: confermata la volontà di fare un terzo ricorso, ma in futuro la norma potrebbe cambiare

Il Cosenza non si arrende. Nonostante le bocciature del giudice sportivo e della Corte Federale, la società calabrese proseguirà il suo iter legale e ha deciso nel primo pomeriggio di ricorrere al CONI per chiedere la ripetizione della partita persa in casa contro la Salernitana per 1-0. Il legale rappresentante della società rossoblu, Cesare Di Cintio, batterà ancora sul tasto dell'errore tecnico e, in particolare, sulla prima ammonizione subita dal centrocampista Ba, reo di essere entrato sul terreno di gioco senza alcuna autorizzazione e senza che la terza sostituzione risultasse a referto. La Salernitana, piuttosto seccata e stupita di questa insistenza, continua ad essere assolutamente serena: a tutelare legalmente il sodalizio campano sarà ancora Gianmichele Gentile che, a questo punto, potrebbe chiedere finanche lo 0-3 a tavolino dal momento che il Cosenza, oltre ad aver giocato in 12 contro 11 per una trentina di secondi, ha utilizzato uno slot in più di quelli a disposizione. Entro fine settimana la FIGC chiarirà quali sono stati i motivi della seconda bocciatura nell'arco di un mese, di certo c'è che quanto accaduto non contribuisce a creare quel clima di serenità auspicato dal giorno in cui sono ripresi i campionati post Covid. Va sottolineato  che il CONI ha sì ribaltato la sentenza su Juve-Napoli, ma parliamo di situazioni totalmente diverse. Nel caso degli azzurri c'è un documento ufficiale dell'ASL che vietava la trasferta, in questo bisognerebbe dimostrare che l'arbitro e i suoi collaboratori abbiano scritto cose false all'interno del referto.

Senza prova televisiva e con due verdetti già molto chiari sembra la proverbiale battaglia contro i mulini al vento. Chiudiamo con una riflessione. Occorrerebbe un cambio di normativa, promesso e mai realizzato all'epoca dei casi Foggia e Palermo che, manco a farlo apposta, penalizzarono la Salernitana costringendola a disputare i playout dopo averla proclamata salva con un documento ufficiale. Non è possibile consentire a chi ha avuto torto già due volte di proseguire per mesi una battaglia legale: si renda esecutivo un solo grado di giudizio, senza concedere troppi appelli. Si sta surriscaldando un clima già rovente e si continua a mettere in discussione, implicitamente, la buona fede di chi ha raccontato, sul referto, semplicemente ciò che è successo. La vittoria della Salernitana, che poteva essere anche molto più larga per quanto visto in campo, non è mai stata, non è e non sarà in bilico.