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Passione granata infinita. La zona orientale si coloraTUTTO mercato WEB
lunedì 7 giugno 2021, 18:30News
di TS Redazione
per Tuttosalernitana.com

Passione granata infinita. La zona orientale si colora

Spettacolo servito nel segno dell’amore per la Salernitana e strade a Salerno colorate di granata. “Benvenuti nel mitico mondo degli ultrà Salerno”. È il testo dello striscione utilizzato per introdurre la scenografia esposta in Curva Sud nel ’94 in occasione della sfida tra Salernitana e Lodigiani, “Il potere deve essere granata”, a fare da prima tappa di un lungo viaggio emozionale. Si parte da Piazza Monsignor Grasso, il centro nevralgico del quartiere Mercatello, e si arriva da via Trento per finire a Via Posisonia, a Pastena, nel cuore della Zona Orientale della città. Un tragitto lungo una decina di tappe, ma soprattutto un modo per celebrare il presente con i ricordi del passato. E’ questa la scenografia messa in atto dal Direttivo Salerno (e sostenuta da moltissimi commercianti del posto) per celebrare l’impresa della Salernitana targata Fabrizio Castori, capace di centrare la terza promozione in serie A della storia. Una frase in bianco su sfondo granata, per ogni telone usato per “introdurre” la riproduzione delle più celebri scenografie che hanno segnato la storia della tifoseria campana, ma soprattutto della Curva Sud, catino della torcida dell’ippocampo. Ci sono quelle cui tutto un popolo è rimasto più legato, e che hanno fatto parlare l’Italia nel corso degli anni.

Nate dalla penna, ma soprattutto dal genio creativo di Gigi Pacifico, campeggiano da balcone a balcone, per un colpo d’occhio che costringe anche i meno “inceppati” ad alzare gli occhi al cielo, e magari godersi per una volta il traffico di una delle vie più caotiche della città per ammirare lo spettacolo. Un chilometro che accompagna idealmente ogni tifoso verso il tanto agognato traguardo, e che si conclude pochi metri prima di Villa Carrara, con un semplice “Grazie Ragazzi, 10 maggio”, a suggellare il blitz più desiderato, quello che ha reso il maledetto stadio Adriatico di Pescara nuovo teatro dei sogni, confermando ancora una volta quella data, dopo la promozione di Delio Rossi del ’98, come capodanno granata. “Che spettacolo quando giochiamo noi”, il testo che introduce alla riproduzione de “La dura legge del gol”, celebre scenografia ispirata, così come il telone, alla iconica canzone degli 883 e di Max Pezzali, sempre presente nei giorni di festa e nei racconti degli ultras del cavalluccio marino. “La realtà più bella dei film”, invece, serve ad anticipare “Scene da oscar”, altro spettacolo regalato sul finire degli anni ’90 a margine della sfida interna contro il Perugia. “Nella buona sorte e nelle avversità”, presa in prestito da “Io ci sarò”, altra hit di Max Pezzali, arriva invece per presentare lo show in due atti “srotolato” contro il Foggia, sempre nell’anno della seconda promozione in serie A, quello de “Affondano i nostri ricordi, Emergono i nostri sogni”. E ancora, una dopo l’altra, istantanee che sono un colpo al cuore e che colorano la zona orientale a quasi un mese dalla promozione conquistata in terra abruzzese. E ad accompagnare idealmente gli spettatori verso l'ultima, decisiva, vittoria che ha segnato l'impresa, un fotoracconto del campionato, con tanti teloni accompagnati da brevi titoli a scandire le diverse tappe del lungo cammino iniziato con il cross, mandato in porta dal “buon vento” di Casasola contro la Reggina. Non manca nulla, anche le cadute, quelle forse a margine della quali Djuric e compagni hanno trovato la forza di rialzarsi con ancora più forza e più rabbia, così come la dedica a Patryz Dziczek per ricordare la vittoria di Ascoli, già apprezzata e ricondivisa dallo stesso centrocampista polacco sui social, senza tralasciare nemmeno la vittoria a tavolino contro la Reggiana. “Le “vostre” regole, il “vostro” calcio. Quando anche una partita fantasma, può diventare un'occasione per ribadire i propri ideali. Lo spettacolo è servito...