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Salernitana, Belardi scommette sul portiere Belec: "È uno dei punti fermi"TUTTO mercato WEB
© foto di Sarah Furnari/TuttoLegaPro.com
venerdì 23 luglio 2021, 19:30News
di TS Redazione
per Tuttosalernitana.com

Salernitana, Belardi scommette sul portiere Belec: "È uno dei punti fermi"

"Si prenda esempio da squadre come Verona, Spezia o il Crotone di due anni fa. Senza spese folli, ma con calciatori di qualità ma soprattutto di grandissima corsa, sono riusciti a sopperire il gap con le big della serie A". L’ebolitano Emanuele Belardi, oggi dirigente ma con alle spalle una lunga carriera da portiere culminata con un biennio alla Juventus, prova a indicare alla Salernitana la strada verso la salvezza, la nuova scommessa del tecnico granata Castori.
Come si assorbe il salto di categoria?
"Non è più la serie A di un tempo, prima c’erano le famose “sette sorelle” ed era praticamente impossibile fare punti contro le big, almeno una decina di partite le consideravi già perse in partenza, quantomeno ti mettevi l’anima in pace. Invece ora con un po’ di problemi economici che hanno colpito il calcio, la qualità è calata, e vengono sempre più predilette squadre con struttura fisica, con gamba, e con grande organizzazione".
La stessa tipologia di squadra che ha in mente per sua stessa ammissione Fabrizio Castori.
"Tecnico esperto, ha capito che le chance di salvezza vanno giocate sulla fisicità, sulla compattezza. E lui queste cose le ha scoperte per prime. In questi dettagli è un professore e l’abbiamo visto anche nella scorsa stagione. È riuscito a mascherare alcune problematiche dalla sua rosa, con un’identità ben definita, capace di sfruttare anche le poche palle gol che creava, ma è l'emblema della vittoria della Salernitana.

E poi parliamoci chiaro, ai tifosi interessano i punti, non i passaggi in orizzontale o il possesso palla, quando c’è stato un obiettivo da raggiungere nessuno più, me compreso, pensava al tipo di gioco".
Belec potrà essere uno dei punti di forza da cui ripartire?
"Sì, assolutamente. La serie A è diversa, ma potrà disimpegnarsi in maniera buona, perché ora ci arriva con più esperienza. Non vale solo per lui, ma per tutti, sembrerà tutto un po’ più difficile, ma non credo che sostituirlo oggi sia così semplice. E poi l'ha già assaporata in passato, ci ritorna dopo un anno da protagonista assoluto in serie B, al momento è uno dei pochi punti fermi della squadra partita per il ritiro".
Squadra che dovrà essere necessariamente rinforzata per nutrire sogni di salvezza...
"Il discorso della multiproprietà e poi quello dell'iscrizione hanno portato dei ritardi sulla tabella di marcia, ma credo che dirigenza e allenatore abbiano già le idee chiare su come muoversi, quantomeno su che tipo di giocatore andare a ingaggiare".
E su Micai, invece, approdato nella "sua" Reggina?
"Io credo che forse non era abbastanza sereno a Salerno in alcuni momenti della sua permanenza . Gli ho visto alternare prestazioni esaltanti a gare insicure, spero che a Reggio possa trovare le motivazioni per ripartire, anche perché solo chi fa sbaglia".
Ha giocato anche nel Napoli, se lo immagina il derby in A?
"Credo possa essere uno spettacolo sugli spalti, so cosa vuol dire giocare in piazze del genere. Anche con la Reggina potevamo contare sul dodicesimo uomo, quando la Curva era piena spingeva tantissimo. Spero che al di là del derby il Covid permetta di tornare serenamente allo stadio, l'Arechi farebbe parlare l'Italia...",