La grande crescita di Mamadou Coulibaly, ora è indispensabile

La Salernitana ha provato a prenderlo già nell'estate del 2020, il neo allenatore dei granata Fabrizio Castori lo aveva indicato per il centrocampo che aveva in mente per la sua squadra. L'Udinese però gli stava dando fiducia e non lo ha lasciato partire. Col passare delle giornate però, Mamadou Coulibaly è scivolato in panchina e non ha visto più il campo fino a gennaio del 2021 quando si è fatta sotto di nuovo la Salernitana che, in quell'occasione, riuscì a portarlo a Salerno. Esordio traumatico (5-0 ad Empoli) e prime giornate un pò sottotono per via dell'inattività dei mesi precedenti. Il tecnico marchigiano però gli ha sempre dato fiducia e, partita dopo partita, ha iniziato a essere determinante. Tanta corsa ma poca qualità nei primi mesi a Salerno, qualche errore di troppo negli ultimi 16 metri (e nessun gol) non intaccano però la stima che staff tecnico e tifoseria nutrono nei suoi confronti.

Il campionato termina con la promozione è Mamadou Coulibaly è uno dei protagonisti della cavalcata del girone di ritorno. A fine stagione torna a Udine ma il suo pensiero è rivolto esclusivamente a Salerno e alla Salernitana, dove torna dopo alcuni giorni di trattative tra i due club. La squadra granata parte male in campionato ma la mezzala senegalese è una delle poche note liete, segna finalmente il suo primo gol in maglia granata (anche se inutile) e si ripete nella gara col Verona, siglando il gol del 2-2 che vale il primo punto in campionato. Ha alzato il livello di corsa, fisicità e recuperi difensivi ma il Coulibaly della nuova stagione si è scoperto incisivo anche in area avversaria, un giocatore fondamentale e ormai indispensabile per questa Salernitana. Classe 1999, il futuro è tutto dalla sua parte.