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Match Analysis: Come gioca il Genoa di Davide BallardiniTUTTO mercato WEB
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
giovedì 30 settembre 2021, 22:30Esclusive TS
di Roberto Sarrocco
per Tuttosalernitana.com

Match Analysis: Come gioca il Genoa di Davide Ballardini

Conosciamo meglio il prossimo avversario dei granata, il Genoa di Davide Ballardini, tecnico navigato e dalla grande personalità.

Il Genoa di Ballardini, confermato da Preziosi dopo la salvezza, ha cambiato molti uomini rispetto alla scorsa stagione, con un intenso calciomercato molto caldo soprattutto nelle ultime 72 ore. Partendo dal portiere, dove a Perin è subentrato l’esperto Sirigu, si registrano gli acquisti “big” di Maksimovic dal Napoli e di Caicedo dalla Lazio, oltre ai vari Hernani, Ekuban, Fares e compagnia. Una squadra che rappresenta dunque un giusto mix tra l’esperienza dei veterani Criscito, Badelj, Behrami e Pandev e la freschezza dei giovani Kallon, Buksa, Cambiaso e Rovella. Il tutto guidato da un tecnico esperto e dalla personalità molto marcata, che ha fatto di tutto per far rimanere alla sua corte Mattia Destro, il quale lo sta ripagando a suon di goal. Le prime sei giornate però sono state molto altalenanti, evidenziando tutti i limiti dell’organico a disposizione del tecnico ravennate.

IL CREDO TATTICO DI DAVIDE BALLARDINI

Il tecnico genoano predilige la difesa a tre ed un classico 3-5-2 che passa camaleonticamente da un 3-1-3-1-2 ad un più coperto 5-3-1-1. Il suo gioco non si lascia apprezzare per il possesso palla ma per la capacità di attendere l’avversario, modalità di gioco che permette comunque alla sua squadra di creare molti pericoli. A seconda dell’avversario Ballardini può variare il proprio modulo iniziale, schierando anche i quattro dietro coperti da una folta mediana e un’unica punta in attacco, come visto contro il Verona. In entrambi i casi il Genoa mantiene un baricentro basso, che diventa ancora più basso quando deve difendersi, ripiegando con quasi tutti gli undici in campo. La difesa, il vero punto di forza di Ballardini nella scorsa stagione, quest’anno pare invece più perforabile, forse perché ha perso un po' di velocità nei suoi interpreti.

COME GIOCA IL GENOA

In fase di possesso la costruzione è spesso dal basso, con molte combinazioni dei tre centrali, specie Criscito, che dialogano con i vertici bassi del centrocampo, Badelj su tutti.  Lo sviluppo dell’azione è affidata al vertice alto, come ad esempio Hernani, che si abbassa spesso a ricevere palla dal basso e cercare giocate semplici per gli esterni o per gli avanti rossoblu. A differenza dello scorso anno, non avendo un trequartista puro che sviluppi l’azione con delle giocate, quest’anno il Genoa agisce molto sugli esterni, dove Cambiaso e Fares supportano costantemente la manovra soprattutto nella prima frazione di gara. Con Hernani si abbassa spesso anche la seconda punta, Pandev, Kallon o Ekuban, che ricevendo palla dal centrocampo cerca spesso l’uno-due con la punta avanzata, Destro, il quale rappresenta sempre la finalizzazione della manovra. In fase di non possesso la squadra ripiega coprendo quasi tutti gli spazi, grazie al rientro nella propria metà campo di tutti gli uomini ad eccezione di Destro. Ballardini predica una marcatura ad uomo in tutta la sua metà campo, con i giocatori rossoblu che spesso seguono il proprio “obiettivo” anche in zone diverse del rettangolo di gioco. I laterali fanno bene le due fasi soprattutto nella prima frazione di gara, ma calano alla distanza nella ripresa, esponendo la squadra a pericoli dall’esterno. Ballardini è molto attento alle due transizioni: in caso di transizione positiva si va subito verso la ricerca dell’attaccante, mentre in fase di transizione negativa la squadra, mantenendo un’organizzazione tattica precisa, difficilmente si lascia sorprendere.

PRO E CONTRO DEI GRIFONI

Queste prime giornate hanno evidenziato la poca compattezza del reparto difensivo, vero punto di forza delle squadre di Ballardini. In compenso è aumentato il gioco sulle fasce e la capacità realizzativa. Il mix di esperienza e freschezza atletica permette al tecnico di variare la gara in ogni momento, rappresentando un vero punto di forza per chi come Ballardini sa leggere le gare in maniera maniacale. Tra i punti deboli vi è proprio la difesa, troppo lenta e troppo esposta alle controffensive sulle fasce quando gli esterni salgono. La squadra è spesso macchinosa e poco rapida nella manovra e va in difficoltà in caso di pressing alto.

LA CHIAVE DI LETTURA

La Salernitana contro il Genoa deve centrare assolutamente i tre punti e per farlo deve replicare l’approccio aggressivo ma organizzato avuto con l’Atalanta. Il pressing alto sviluppato contro gli orobici e contro gli scaligeri potrebbe mettere in seria difficoltà una squadra lenta come il Genoa. I suoi difensori, ad eccezione di Criscito, sono molto lenti e presi nell’uno contro uno potrebbero soffrire gli strappi di Gondo e Ribery. La copertura dei due Coulibaly sulle sgroppate di Cambiaso e Fares potrebbe creare interessanti transizioni positive che porterebbero non pochi problemi alla retroguardia ligure. Una gara di forcing e concentrazione per i granata di mister Castori, che dovranno stare molto attenti alle ripartenze del grifone che ha in Mattia Destro il suo uomo in piu in questo momento.