I tifosi granata: "Speriamo che con Franck si raggiunga la salvezza"

Domenica per la Salernitana riprende il campionato di Serie A ed i tifosi si attendono molto dalla trasferta a Torino contro i granata del patron Urbano Cairo. Soprattutto dopo che Franck Ribéry è diventato un calciatore in forza all’ippocampo. "Ma no, è impossibile", "Però ti immagini Ribéry con indosso il granata", "Sarebbe un sogno" i commenti dei sostenitori della Salernitana sul fatto che il nome di “Le Roi” comparisse tra gli svincolati e che si facesse sempre più insistente un suo avvicinamento alla Salernitana. Poi, in un caldo lunedì mattina di inizio settembre, il sogno diventa realtà. C’è una foto ad immortalare tutto: sciarpa granata al collo, sullo sfondo la Costiera Amalfitana. "Ribéry è dove deve stare" ha dichiarato l’amministratore unico della Salernitana, Ugo Marchetti. "Credo che il suo arrivo abbia portato una carica di positività a tutto l’ambiente - commenta il tifoso granata Michele De Angelis -. Avere in campo un giocatore come lui può solo essere uno stimolo in più a far meglio anche per i compagni di squadra. Poi non parliamo del potere mediatico che ha avuto in questi giorni e che avrà per tutta la stagione, si parlerà tanto di Salerno e della Salernitana. La speranza è che ora qualche acquirente per la società si faccia avanti perché la piazza lo merita".

La prima volta all’Arechi, l’ovazione della Curva Sud Siberiano che in un pomeriggio, quello dello scorso lunedì, è tornata a popolarsi dell’anima ultras del suo tifo, un breve discorso ("Qui c’è una grande passione ed è come il mio modo di vivere il calcio" ha detto Ribéry), qualche palleggio e la consacrazione definitiva, ancor prima che la sua avventura salernitana abbia inizio, da parte del popolo di fede granata. "E’ sicuramente un acquisto di grande spessore - dice il supporter del cavalluccio Dario De Caro -. Ribéry è uno di quei giocatori in grado di dare una grossa mano ai giovani e fare spogliatoio. Noi speriamo che dia anche un contributo utile alla permanenza in serie A della Salernitana". Poche ore non per far cambiare ma forse rivedere qualche giudizio su quanto fatto dalla società granata nella sessione estiva di calciomercato. Perché l’arrivo di Ribéry ha spostato qualche equilibrio, ha fatto nascere nuove consapevolezze, ha fatto, forse, pensare alla salvezza come un obiettivo al quale guardare con un po' più di fiducia. !Credo sia importante l’esperienza di un grande campione specialmente in una neopromossa dal punto di vista tecnico e mentale - sostiene Mimmo De Feo -. Sarà il campo d’ora in poi a parlare e, con l’arrivo di Ribéry, credo che Castori debba osare di più a livello di spinta offensiva".

Insomma, quasi che lunedì 6 settembre, quel lunedì così simile al giorno dello scorso maggio in cui nel vuoto dell’Arechi si festeggiò la promozione in massima serie, al momento della presentazione della rosa, un cerchio si fosse chiuso e fosse, ora sì per davvero, pronto a cominciare il vero campionato della Salernitana in serie A. Si riparte, dopo la pausa nazionali, dallo zero della Salernitana in classifica dopo aver incontrato Bologna e Roma. Si riparte, però, con una marcia in più. "Personalmente se Ribéry arrivasse a 5 o 6 gol e a 10 assist, sarei contento poiché sarebbe in linea con le ultime due stagioni di Firenze. Ma più che sui gol, mi soffermerei - dice Pietro Pappalardo - sul contributo che potrebbe dare a livello di spogliatoio. Un campione di questo stampo funge da sprone per tutto l’ambiente e soprattutto per i compagni di squadra. Il nostro obiettivo resta la salvezza e lui può darci una grossa mano nel raggiungerla".