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tmw / salernitana / Esclusive TS
Milan-Salernitana, l'analisi del matchTUTTO mercato WEB
© foto di DANIELE MASCOLO
domenica 5 dicembre 2021, 12:30Esclusive TS
di Roberto Sarrocco
per Tuttosalernitana.com

Milan-Salernitana, l'analisi del match

Analizziamo nel dettaglio la sconfitta netta della Salernitana in casa del Milan di Stefano Pioli, ora in vetta alla classifica.

C'è poco da dire rispetto alla gara disputata ieri allo stadio Giuseppe Meazza, alias San Siro di Milano, tra Milan e Salernitana. Una gara senza storia e con un copione chiaro sin dalla vigilia, che la Salernitana ha contribuito a portare avanti. Gara a senso unico come confermato dalle statistiche: oltre il 70% del possesso palla, oltre venti tiri in porta da parte dei rossoneri, sciuponi, contro gli appena 7 della Salernitana (nessuno veramente pericoloso), oltre il triplo dei passaggi riusciti (635 a 223) e dei cross (11 a 4). In sintesi, granata mai in partita, dal primo al novantesimo minuto. 

Per capire le ragioni di questa gara a senso unico partiamo dalla formazione: Pioli vara il turnover ma non rinuncia al suo 4-2-3-1 tutto fantasia e tecnica dietro la punta, Pellegri, chiamata a far rifiatare Ibrahimovic. Di contro, un Salernitana assediata dagli infortuni che si affida a un 4-4-2 iniziale, che diventa un 3-5-2 ma che in realtà resta un 5-3-2 per non prenderle. Colantuono infatti inizialmente tiene Ranieri e Veseli bloccati sulla linea dei due centrali, Bogdan e Gyomber, con Zortea e Lassana Coulibaly esterni di centrocampo: il maliano molto più fermo, e l'ex cremonese più offensivo, a dar manforte ai due davanti, Ribery sulla trequarti e Simy in attacco. Dopo il goal spacca partita di Kessie al 5' minuto di gioco, la Salernitana prova a far salire anche Ranieri, accentrando Veseli con Gyomber e Bogdan, ma l'ex Viola non riesce a contenere le sfuriate avversasrie, anche perchè poco coperto da Lassana Coulibaly, e quindi di fatto rimane bloccato sulla linea dei difensori. Il centrocampo centrale granata, composto da Di Tacchio e Schiavone, non fa filtro e perde qualsiasi tipo di duello con Krunic, Bakayoko e Kessie, oltre a non ripiegare a raddoppio su Diaz che fa quello che vuole in mezzo al campo. Palloni giocabili ne arrivano pochi a Ribery, forse solo 3 in tutto il primo tempo, di cui uno recuperato proprio da lui che porta al tiro fuori di Zortea. Nelle altre occasioni però il francese non è lucido e ne spreca una clamorosa, poco dopo la mezzora di gara. 

Nel secondo tempo Kastanos prova a smuovere le acque, con una conclusione da fuori, qualche calcio da fermo, e velocizzando quel poco di giropalla che si riusciva a fare, ma predica praticamente nel deserto e non trova supporto ne dal tandem iniziale ne dai sostituti, Djuric e Bonazzoli. 

Colantuono però è in piena confusione, tanto da non esser ben chiara l'idea tattica che intendeva apportare: 4-4-2 con Kastanos e Kechrida larghi su Schiavone e Coulibaly o 4-3-3 con Schiavone play basso, Coulibaly e Kastanos ai suoi lati e Kecrhida a supporto di Bonazzoli, un pò come fatto da Zortea nella prima frazione. La confusione in campo è palese e il Milan, con i due binari esterni trovano delle praterie immense, con conseguenti occasioni che fioccano, anche se non si concretizzano per la poca lucidità sotto porta di Diaz e Kessie, e per le buone risposte di Belec in almeno due occasioni. 

Una gara da dimenticare sotto tutti i punti di vista: scelta del modulo iniziale, scelta dell’undici iniziale, scelta e tempi delle sostituzioni ma soprattutto sotto il profilo mentale di approccio alla gara. 

© foto di DANIELE MASCOLO