Salernitana furiosa per arbitri e per le gare non in contemporanea. Retroscena su Bergamo

A fine gara ha alzato la voce. Con educazione, senza mancare di rispetto a nessuno, ma allo stesso tempo con l'unico obiettivo di tutelare la Salernitana come ha sempre fatto. In sala stampa ha scelto la strada dell'ironia: "Come potrei mai recriminare per un gol regolare, arrivato al centoventesimo minuto". Lontano dalle telecamere, però, Walter Sabatini era arrabbiato e deluso "perchè il calcio italiano è una vergogna, è tutta una vergogna". Lo hanno testimoniato e documentato numerosi colleghi presenti in tribuna stampa e che, in un rapido scambio d'opinioni, hanno riscontrato anche le legittime perplessità rispetto ad alcuni risultati anomali maturati sugli altri campi.

"Ma così sarà più bello salvarsi" ha aggiunto, cercando di guardare il bicchiere mezzo pieno. La società, comunque, non è affatto contenta dell'operato del signor Di Bello, nè di quello della Lega A che, incomprensibilmente, ha detto ancora una volta no alla disputa delle prossime gare in contemporanea come logica e correttezza imporrebbero. Una situazione clamorosa, ma ormai comanda il dio denaro a scapito dei presidenti che spendono soldi e di quei tifosi che vorrebbero organizzarsi per l'ultima partita e non sanno ancora data e orario. Solo in Italia! Intanto emerge un retroscena: la Salernitana aveva chiesto di anticipare a domenica la sfida con l'Atalanta o di posticipare ad oggi quella con il Cagliari, in entrambi i casi è arrivato un secco rifiuto contrariamente a quanto accaduto ad altre realtà evidentemente più simpatiche al Palazzo.