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Gravina e l'apertura alle multiproprietà: "Bari, tutelare investimenti del club". Ma atteggiamento diverso con la Salernitana...TUTTO mercato WEB
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mercoledì 27 luglio 2022, 15:30News
di Gaetano Ferraiuolo
per Tuttosalernitana.com

Gravina e l'apertura alle multiproprietà: "Bari, tutelare investimenti del club". Ma atteggiamento diverso con la Salernitana...

Due pesi e due misure, con la Salernitana che ha rischiato di pagare a caro prezzo più le diatribe tra Gravina e vecchia proprietà che l'esistenza di norme con ampi tratti di anticostituzionalità. Intendiamoci: ben venga sia andata a finire così. I granata ora non dipendono da nessun altro e hanno una proprietà solida, economicamente valida e formata da persone che hanno instaurato un rapporto totalmente diverso con la piazza. Ma pensare che la stessa persona che prometteva una estromissione nel giorno di Capodanno oggi mostri segnali d'apertura fa comunque un certo effetto. Questo quanto riportato dal sito IlNapolista e dal Corriere dello Sport: "Il presidente della Figc Gravina, interpellato da Italo Cucci, ha parlato del futuro del calcio italiano, fra necessità di implementare i settori giovanili, puntare su soluzioni di controllo economico come l’indice di liquidità e risolvere il problema legato alle multiproprietà. Una tematica che riguarda da vicino proprio il presidente Luigi De Laurentiis.«Lavoriamo per risolvere la situazione, Luigi lo sa benissimo. Quando c’è il buon senso si trova sempre la strada giusta – ha spiegato il numero uno della Figc – ma purtroppo ci sono delle norme severissime a livello internazionale.

Abbiamo vissuto un anno fa un’esperienza drammatica per il calcio italiano, un’esperienza che non vogliamo più rivivere (quella della Salernitana, ndr). Ci sono delle norme statutarie che vanno rispettate, però sappiamo che ci sono degli interessi che vanno altrettanto rispettati. Come detto, stiamo cercando con Aurelio e Luigi di mettere insieme e ottemperare correttamente gli interessi del calcio e di imprenditori che hanno fatto grandi sacrifici per mettere in piedi grandi realtà come Bari e Napoli». In questo caso, dunque, gli investimenti dei presidenti e i sacrifici di tutti vengono presi altamente in considerazione, a Salerno invece non c'era alcun tipo di diplomazia quantomeno per rispettare una tifoseria che ritrovava la serie A dopo 23 anni. Le ricordiamo ancora, quelle dichiarazioni che non lasciavano spazio ad interpretazioni e a nessun tipo di speranza, al punto che l'iscrizione è arrivata soltanto a luglio inoltrato, con paletti contraddittori e un totale disinteresse di quel mondo del calcio che parla di etica sportiva e rispetto ma poi avrebbe messo in secondo piano il risultato del campo pur di condannare la Salernitana. Vedremo come andrà a finire, augurando ai gemellati del Bari di poter competere senza spade di Damocle sulla testa. Ma con un Gravina così sereno non c'è da preoccuparsi.