Play basso o mezzala non fa differenza: qualità e quantità della mediana granata

Un nome, una garanzia. Qualunque sia il ruolo del centrocampo che ricopra. E' questa la sintesi perfetta di Giulio Maggiore, ex capitano e centrocampista dello Spezia, arrivato nel calciomercato d'agosto alla corte di Davide Nicola. Richiesto espressamente dal tecnico piemontese, che ne ha sempre apprezzato le doti tecniche e tattiche, Maggiore si è imposto sin da subito come tassello inamovibile dello scacchiere granata, anche in un ruolo non propriamente suo. Maggiore infatti è attualmente impiegato come play basso, per sopperire all'assenza forzata di Bohinen, dopo gli esperimenti negativi di Coulibaly e Radovanovic in quel ruolo. 

In queste prime gare in maglia granata Maggiore ha dimostrato un'intelligenza tattica ed una lettura di gioco davvero interessanti, e la gara con la Juventus ne è stata l'ennesima conferma. Intercetto e ripartenze, tempo di gioco e raddoppi, Maggiore ha sfoderato l'ennesima prestazione monstre anche al cospetto dei più blasonati avversari bianconeri. I raddoppi su Vlahovic, tallonato a dovere da Daniliuc, sono stati la ciliegina sulla torta della sua performance, arricchita da tanto sacrificio e sforzo atletico anche in un ruolo "adattato". Il vero Maggiore non lo abbiamo ancora visto, ma lo vedremo a breve quando rientrerà Bohinen che si riapproprierà del ruolo di vertice basso: da mezzala Maggiore avrà infatti più libertà di andare nello spazio, fare densità nella trequarti avversaria e accompagnare l'azione con i suoi tempi di inserimento.Chi ne farà le spese? Questo ancora non si sa, ma la sensazione è che Nicola difficilmente farà a meno dell'ex spezzino, sempre più fondamentale nella sua idea di gioco.