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Salernitana, grana iscrizione: la FIGC tende la mano, tutto dipende da LotitoTUTTO mercato WEB
Claudio Lotito
© foto di TuttoSalernitana.com
mercoledì 30 giugno 2021, 09:15Serie A
di Luca Esposito

Salernitana, grana iscrizione: la FIGC tende la mano, tutto dipende da Lotito

La FIGC tende la mano, indicando alla Salernitana in largo anticipo la strada da seguire per evitare la clamorosa estromissione dal campionato di serie A. Ora tocca a Claudio Lotito, che aveva spaventato i pochi imprenditori realmente interessati con una richiesta spropositata, fare un passo indietro e predisporre in tempo utile un blind trust che rispetti tutti i paletti imposti dalla Federazione. Su tutti un fondo economicamente valido che consenta di allestire una rosa competitiva, che produca risultati avvicinando potenziali acquirenti. "La gestione ordinaria non può basarsi solo sull'autofinanziamento e sui soldi dei diritti tv e degli sponsor, a lungo andare si rischia una sofferenza" filtra dalla FIGC, anche l'avvocato Ruggiero Malagnini ha espresso alcune perplessità: "La FIGC non ha bocciato la Salernitana, avesse avuto questa intenzione non avrebbe concesso 5 giorni in più nè indicato i punti da chiarire. Se Lotito tira troppo la corda rischia di vanificare in una settimana il percorso fatto in 10 anni. Ormai mancano pochi giorni, per evitare un'estate di contenziosi indichino figure professionali totalmente slegate dai presidenti uscenti. Altrimenti si alimenteranno dubbi tali da spingere le autorità competenti a prendere decisioni drastiche e, in quel caso, insindacabili". Il Benevento è spettatore interessato, avrebbe mostrato alcune perplessità sulla proroga concessa ai granata ma la data del 25 giugno non era ritenuta perentoria e quindi si è agito alla luce del sole senza corsie preferenziali. "Avranno i chiarimenti che hanno chiesto, riteniamo non sia in dubbio la partecipazione della Salernitana al prossimo campionato di A. E' evidente che gli ex azionisti non abbiano alcun ruolo in società, c'è stata una prima riunione in cui abbiamo analizzato le richieste della FIGC e ci metteremo in regola nei tempi dovuti" ha ribadito Gianmichele Gentile, mentre l'avvocato Roberto Afeltra dà una lettura che induce i tifosi granata ad essere ottimisti: "Non è una bocciatura, ma un'apertura".



E così Lotito, che ha provato fino alla fine a non perdere la sua creatura ("Le regole esistono per chi sa interpretarle, allestiremo una squadra competitiva...a prescindere dalla mia presenza" disse nel giorno della festa all'Arechi), dovrà rassegnarsi: non solo sarà necessario garantire risorse imponenti prima dell'iscrizione, ma dovrà indicare trustee e amministratori unici differenti. Anche perchè bisogna accorciare i tempi e favorire quegli imprenditori che non avrebbero alcun interesse a subentrare a ottobre, con una squadra già allestita e un mercato chiuso. Intanto mister Castori aspetta notizie, c'è un ritiro in alto mare e il ds Fabiani, fresco di rinnovo biennale, non può condurre nessuna operazione di mercato pur avendo adocchiato gente come Riccardo Gagliolo, Jean Daniel Akpa Akpro e Antonino La Gumina. Il rischio di perdere la categoria persiste, ma tutte le parti in causa lavoreranno per scongiurarlo anche per preservare il merito sportivo. Tutta la politica salernitana è scesa in campo: dal Parlamentare Piero De Luca al Sindaco Vincenzo Napoli e l'assessore Angelo Caramanno, qualcuno potrebbe chiedere una interrogazione parlamentare anche in risposta al Sindaco di Benevento Clemente Mastella. C'è poi la strada della giustizia ordinaria, quella che preoccupa la FIGC e che potrebbe mettere in discussione il famoso articolo 16 bis delle Noif in parte ritenuto, da qualcuno, anticostituzionale. "Non possiamo andare incontro ad un esproprio proletario, non è ammissibile che un imprenditore non possa fare calcio solo perchè la sorella è sposata col presidente della Lazio" ribadì Marco Mezzaroma dopo la trasferta di Pescara. Gabriele Gravina è troppo intelligente da non capire che una soluzione che prevede i granata in A sarebbe la migliore per tutti. Ma a Salerno, dopo i 20mila in piazza per festeggiare, è pronta una contestazione molto forte.