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DORIA ALE’ CAMMINEREMO CON TE – Personalità Candreva, solidità Thorsby, attesa SilvaTUTTO mercato WEB
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
sabato 5 dicembre 2020, 09:26News Doria
di Corrado Camera
per Sampdorianews.net

DORIA ALE’ CAMMINEREMO CON TE – Personalità Candreva, solidità Thorsby, attesa Silva

La rubrica di approfondimento sul centrocampo blucerchiato

Il ciclo di partite iniziato con il derby di campionato e concluso con la trasferta di Torino si pensava potesse chiarire le idee riguardo cosa aspettarsi dalla Sampdoria in questa stagione. La speranza era quella di dare continuità alle prestazioni dei turni precedenti e aggiungere qualche punto alla classifica. Inoltre era l’occasione di vedere come si sarebbe comportata la squadra in situazioni in cui non poteva limitarsi ad attendere l’avversario e ripartire. Di punti ne sono arrivati pochi e le prestazioni sono state estremamente altalenanti. In tutte le partite ci sono stati momenti in cui la Sampdoria è sembrata padrona del campo ma per episodi, mancanza di personalità o perdita di organizzazione, si sono visti anche momenti in cui è sembrata completamente impotente.

Nello specifico, le ultime due gare di campionato contro Bologna e Torino, con l’intermezzo del derby di Coppa Italia, hanno mostrato un certo disordine di idee soprattutto a centrocampo. Al di là del turnover, la rotazione degli interpreti e i diversi assetti tattici adottati nelle tre partite sono una prova del fatto che si stia cercando un nuovo equilibrio. Oltre agli avversari diversi che costringono a un gioco diverso, l’oggetto del contendere sembrerebbe essere la scarsa vena di Ramirez. Fino a Cagliari, con l’uruguaiano in campo, il modulo è sempre stato lo stesso e gli uomini, a meno di assenze forzate, pure. Nelle ultime tre partite invece, con il numero undici a partire dalla panchina, i giocatori e i moduli schierati da Ranieri sono stati sempre diversi tra loro.

I punti fissi dell’allenatore romano sono Thorsby e Candreva, il primo per la solidità che garantisce, il secondo per la personalità e le giocate di qualità che sa trovare al di là dell’incostanza di rendimento. Inoltre l’impressione è che il mister creda molto in Adrien Silva, il quale però non riesce ancora a esprimersi sui livelli attesi. Dagli altri servirebbero risposte in termini di continuità e carattere, che non arrivano. A Torino i quattro cambi effettuati a fine primo tempo, di cui tre a centrocampo, ne sono la prova.

Personalmente sono rimasto deluso dalla prestazione di Verre. Dopo il goal nel derby di coppa e la prestazione più che sufficiente a dispetto del risultato finale, mi aspettavo che sfruttasse la conferma tra i titolari con un’altra partita di alta qualità, sia in fase di possesso che di non possesso. Il giocatore ha i numeri, le ultime due stagioni e l’inizio di questa dimostrano che anche in termini realizzativi potrebbe diventare un centrocampista avanzato (trequartista o mezza punta) di spessore per la Serie A. Tuttavia sembra mancargli ancora quel quid per arrivare a fare 31. Farà anche questo step.

Chi invece mi ha positivamente stupito, se così si può dire a questo punto della sua carriera, è Antonio Candreva. A fine primo tempo, devo essere sincero, lo avrei sostituito. Sembrava completamente fuori dalla partita. Nelle poche occasioni in cui la Sampdoria si era presentata nella metà campo avversaria era stato costretto ad accentrarsi pur di trovare palloni giocabili ma non gli era riuscito un singolo spunto. Durante la ripresa ha mostrato un altro atteggiamento. Complice probabilmente anche il riassetto tattico, si è lasciato alle spalle quanto (non) fatto ed è rientrato in campo come se fosse un’altra partita. È stato il più propositivo e con un goal e un assist ha ribaltato la partita. Come detto, per Ranieri è un intoccabile e lui ha dimostrato perché.