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DORIA ALE’ CAMMINEREMO CON TE – Condizione in crescita, gol e cambiTUTTO mercato WEB
© foto di Matteo Gribaudi/Image Sport
venerdì 1 gennaio 2021, 11:08News Doria
di Corrado Camera
per Sampdorianews.net

DORIA ALE’ CAMMINEREMO CON TE – Condizione in crescita, gol e cambi

La rubrica di approfondimento sul centrocampo blucerchiato

Nelle cinque partite giocate da inizio dicembre la Sampdoria ha portato a casa sei punti e prestazioni che rispetto al mese precedente possono essere classificate come di qualità superiore. Il ciclo è iniziato con i due impegni contro Milan e Napoli, in cui se è vero che la Sampdoria è parsa tenere bene il campo solo per mezza partita, è altrettanto corretto evidenziare che ha avuto almeno un’occasione per pareggiare entrambi i match.

Si è poi passati dalle vittorie con Verona e Crotone, in cui la squadra ha mostrato qualche estemporaneo calo di concentrazione ma si è mostrata convinta e convincente per l’intera durata degli incontri. Si è concluso con la sconfitta interna con il Sassuolo, dove ha battuto colpo su colpo ai neroverdi e anzi ha tenuto in mano il pallino del gioco per buona parte della partita senza farsi condizionare in negativo dallo svantaggio iniziale.

In tutte le partite, eccetto l’ultima, sono anche arrivati gol dal centrocampo. Due di Ekdal (Milan e Verona), due di Jankto (Napoli e Crotone) e uno a testa per Verre (Verona) e Damsgaard (Crotone). La crescita delle prestazioni di squadra nel corso del mese passa anche da questi numeri e dalla condizione di alcuni elementi chiave della linea mediana, primo tra tutti Albin Ekdal.

A parte i gol segnati, i primi nelle due stagioni e mezza in blucerchiato, lo svedese sembra tornato sui suoi migliori livelli. Si è dimostrato infatti importantissimo in fase di contenimento, ritrovando i tempi dell’anticipo e la lucidità nel leggere il gioco degli avversari per portare pressione e recuperare palla. Inoltre è stato abile in molte circostanze a farsi trovare per scarichi e gestione del pallone anche sotto la pressione degli avversari. Accanto a lui si è finalmente visto anche un buon Adrien Silva. Il portoghese sta cominciando a ritrovare il ritmo partita e ha messo in mostra ottime capacità nelle due fasi, passaggi semplici ma rapidi in uscita, anche in verticale, e tanta grinta nel recupero palla.

In ogni partita ha comunque mostrato ancora un po’ di ruggine, sbagliando alcuni appoggi sulla trequarti difensiva che hanno innescato situazioni pericolose. Sta però cominciando ad essere un fattore e avere tre giocatori intercambiabili e complementari come Ekdal, Silva e Thorsby dà profondità al reparto e possibilità all’allenatore di poter scegliere senza affaticare troppo sempre gli stessi uomini.

Sulle corsie conferme sono arrivate da Jakub Jankto. Il ceco è un giocatore concreto. Non sarà mai un campione e sicuramente non sa toccare il pallone con quella tecnica che fa innamorare i tifosi ma al momento è importantissimo per gli equilibri della squadra, garantendo copertura e spinta con una continuità impressionante. I due gol segnati nell’ultimo mese testimoniano anche una crescente capacità nel cogliere i tempi di inserimento e forse una crescente freddezza sotto porta, aspetto su cui può ancora migliorare.

All’opposto Mikkel Damsgaard sa decisamente toccare il pallone e fa intravedere ottime doti, tuttavia per larghi tratti di partita risulta spesso fumoso e poco incisivo. Nei momenti in cui riesce a entrare nel match ha già comunque dimostrato di poter essere decisivo. Un altro che si accende a corrente alternata è Valerio Verre. Lui più che momenti all’interno di una singola partita ha proprio giornate buone e giornate spente. Quando è acceso, come a Verona, è veramente un piacere vederlo giocare. Vede la profondità, vede traiettorie che per altri sono impossibili, sa calciare in porta e anche in fase di non possesso sa dar fastidio all’avversario in fase di ripartenza. Dal mio punto di vista è un trequartista completo che deve riuscire a trovare maggiore continuità.

Contro il Sassuolo si è poi rivisto in campo dal primo minuto, in appoggio a Quagliarella, Gastòn Ramirez. L’uruguaiano per la prima volta in stagione ha giocato sui suoi livelli. È sembrato motivato e ispirato. Le migliori occasioni create dalla Sampdoria nel corso del primo tempo sono nate dai suoi piedi. Anche lui è discontinuo per natura, resta comunque un’altra pedina importante in un reparto che oggi ha alternative.

In conclusione dicembre è stato anche il mese del “caso” Candreva. Nel giocatore, arrivato durante il mercato estivo, in tanti hanno visto insieme ad Adrien Silva e Keita Balde la possibilità di una stagione in cui togliersi qualche soddisfazione. La squadra sembra aver reagito bene, senza conseguenze all’interno dello spogliatoio, anzi trovando due vittorie consecutive e facendo uscire la figura dell’allenatore rafforzata dopo un periodo di scarsi risultati. Qualcuno ha voluto vederci un parallelismo con quanto successo a Udine tra Cassano e Delneri. Senza nulla togliere a Candreva o a questa squadra, quanto fatto nel 2010 non sembra ripetibile ma resta un intero girone per togliersi alcune delle soddisfazioni che si sognavano a inizio stagione e l’apporto di tutti, soprattutto di chi ha esperienza, personalità e qualità, deve essere centrale.