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Serie A, calcio d'estate: nuova deadline per chiudere i campionatiTUTTO mercato WEB
© foto di Stefano Di Bella
sabato 4 aprile 2020, 10:26News
di Redazione SN
per Sassuolonews.net

Serie A, calcio d'estate: nuova deadline per chiudere i campionati

La UEFA pone un nuovo limite per chiudere i campionati. La Serie A potrebbe anche concludersi entro il prossimo 3 agosto

Nuova deadline per chiudere i campionati. La UEFA, con un comunicato, ha  abbattuto definitivamente la data del 30 giugno per concludere la stagione: ci sarà tempo fino al 3 agosto per definire sul campo le classifiche dei campionati e per indicare i nomi delle squadre che parteciperanno alle coppe europee 2020-21. Il termine (ultimo?) è stato comunicato alle Federazioni e alle Leghe da parte dell’UEFA. Rispetto a 20 giorni fa è tutto cambiato e anche dalla Fifa (che ieri ha annullato tutti gli incontri internazionali di qualificazione previsti fino a giugno compreso) arrivano rassicurazioni sulla prospettiva di avere il nulla osta per l’allungamento dei contratti dei giocatori oltre il 30 giugno. Fino a quando? Fino alla conclusione della stagione. Questo spostamento da parte della UEFA prelude al fatto che si possa riprendere a giocare anche a giugno inoltrato e arrivare alla fine dei tornei nazionali.  

Priorità dunque ai campionati. E’ chiaro però che la ripresa, che sarà decretata dall’esecutivo, va comunque pianificata anche se con più modelli di calendario. Fino al 13 aprile gli allenamenti non possono essere ripresi, poi bisognerà vedere se questo termine sarà spostato più in là. In ogni caso, quando si potrà ripartire con le sedute, l’idea della Lega e dei club è quella di fare una settimana di lavoro a gruppetti e altre 3 con la squadra al completo. Realisticamente sarà necessario un mese. Per questo in tanti in via Rosellini ritengono che con le partite si ripartirà (eventualmente) a inizio giugno per finire a metà luglio. Da metà luglio in poi andrebbero in scena le coppe europee.

Confermata l’ipotesi che alcune formazioni, almeno per svolgere gli allenamenti (le gare si vedrà), possano organizzare ritiri lontano dalla loro città in quelle che vengono definite “safe zone” ovvero luoghi in regioni dove il contagio sarà zero. Da qui a quando ci sarà il via libera agli allenamenti questi posti non mancheranno. Di certo i calciatori saranno sottoposti a visite di controllo (soprattutto i positivi “conclamati”) e diverse società hanno già provveduto a ordinare (acquistandoli) tamponi per farsi trovare pronte in caso di necessità. La FIGC metterà a disposizione delle Leghe, e dunque di tutti i club, una relazione preparata da parte della propria commissione medico scientifica, guidata dal professor Zeppilli e nella quale ci sono anche dei virologi. In questo “vademecum” saranno date una serie di raccomandazioni per tornare a lavorare in sicurezza (dagli esami da fare, alla sanificazione dei locali passando per le pratiche di allenamento), ma sarà inviata solo quando ci sarà una data certa per la ripresa. A un documento simile lavora anche l’associazione medici sportivi italiani. A riferirlo è il Corriere dello Sport.