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Sassuolo mai così male dal 2013/2014 ma con Ballardini sono già cambiate tante coseTUTTO mercato WEB
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giovedì 28 marzo 2024, 09:00Serie A
di Antonio Parrotto

Sassuolo mai così male dal 2013/2014 ma con Ballardini sono già cambiate tante cose

Quanto incida realmente un allenatore su una squadra di calcio forse non lo sapremo mai. C'è chi sostiene che incida per il 50%, c'è chi sostiene che incida per l'80% e chi per il 20. Antonio Conte una volta ha detto: "Quanto incide un allenatore? Un tecnico deve intraprendere una strada, tracciare un percorso portando gioco, organizzazione e cercando di portare competenze adeguate. Detto questo l'allenatore è nulla se non trova la disponibilità dei calciatori". Davide Ballardini, in questa sin qui breve esperienza a Sassuolo, la disponibilità dei calciatori l'ha trovata e ha intrapreso una strada perché la sua mano si vede già in maniera lampante.

Mai così male dal primo anno in A ma il precedente fa ben sperare i neroverdi
Inevitabilmente bisognava cambiare qualcosa perché la classifica non sorride ai neroverdi, anzi, continua a far paura. I neroverdi sono a quota 23, e solo una volta nei loro 11 anni di Serie A hanno fatto peggio.

Ed è un precedente negativo ma che al tempo stesso dà speranza perché nel 2012/2014 i neroverdi riuscirono poi nell'impresa di conquistare la prima storica salvezza in Serie A, che è stato lo slancio per i successi futuri del club. E in queste prime tre partite dell'era ballardiniana però si è già visto qualcosa di diverso rispetto al passato.
La mano del Balla
Se negli uomini, nella maggior parte dei casi, è stata data continuità alla vecchia gestione (emblematica l'ennesima bocciatura per Missori nella gara contro la Roma, con Viti dirottato a sinistra al posto dello squalificato Doig), invece qualcosa è cambiato nell'atteggiamento e anche nello stare in campo. Più fisicità in mezzo, più compattezza tra i reparti, e tutti dietro la linea della palla a difendere con la giusta cattiveria. Mago Balla, che di imprese salvezza ne ha compiute già 5 e va alla ricerca della sesta, è ripartito dalla difesa e sa che i prossimi due impegni contro Udinese e Salernitana saranno le classiche finali da non sbagliare. Poi per capire quanto incida o non incida un allenatore ci sarà tempo...