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Il Sassuolo c'è e continuerà ad essere competitivo
Non sono giorni facili per il mondo Sassuolo. Tre settimane fa, è morto Giorgio Squinzi. Era il patron di una squadra che mai prima d'ora aveva vissuto stagioni come le ultime, era l'anima di una società che vedeva lontano quando San Siro era solo un miraggio. E a San Siro, nella Scala del Calcio, Squinzi e il suo Sassuolo non solo ci sono arrivati, ma hanno anche vinto.
Ora quel faro è venuto meno. E questo, inevitabilmente, ha avuto delle conseguenze. Anche sui risultati: il Sassuolo in questo momento è in zona retrocessione. Nonostante un'ottima campagna acquisti estiva, rispetto a un anno fa ha sette punti in meno (con una gara da recuperare, ndr) e il trend è quello di una squadra che dà anche spettacolo, ma concede anche tanto. Troppo, se la voce è quella dei gol subiti: sedici in sette partite.
Il Sassuolo però vuole continuare a fare il Sassuolo. Anche nei prossimi anni, non vuole sciupare un giocattolo costruito negli anni con dovizia di particolari. L'ha detto Andrea Carnevali, amministratore delegato del club neroverde che nella sua prima intervista dopo la scomparsa di Squinzi ha subito chiarito il concetto: "Non avere più in società il dottore è una perdita incredibile perché lui ha sempre trasmesso a tutti noi il coraggio, l’entusiasmo e la volontà di crescere e di migliorarci. I ragazzi hanno risentito di questa perdita, ma adesso dobbiamo guardare avanti perché lui avrebbe voluto così. Bisogna lavorare per ottenere un bel risultato domenica e in tutti gli incontri da qui a fine stagione".
Parole, ma anche fatti. E cosa c'è di meglio del rinnovo del contratto del tuo calciatore simbolo, del più importante, in un momento così rappresentativo? Nulla, probabilmente. E forse anche in questa chiave va letto il comunicato di oggi: Domenico Berardi ha rinnovato il suo contratto fino a giugno 2024. Un modo chiaro per dire che il Sassuolo non alzerà bandiera bianca, anche nel momento più duro e difficile da superare.
Ora quel faro è venuto meno. E questo, inevitabilmente, ha avuto delle conseguenze. Anche sui risultati: il Sassuolo in questo momento è in zona retrocessione. Nonostante un'ottima campagna acquisti estiva, rispetto a un anno fa ha sette punti in meno (con una gara da recuperare, ndr) e il trend è quello di una squadra che dà anche spettacolo, ma concede anche tanto. Troppo, se la voce è quella dei gol subiti: sedici in sette partite.
Il Sassuolo però vuole continuare a fare il Sassuolo. Anche nei prossimi anni, non vuole sciupare un giocattolo costruito negli anni con dovizia di particolari. L'ha detto Andrea Carnevali, amministratore delegato del club neroverde che nella sua prima intervista dopo la scomparsa di Squinzi ha subito chiarito il concetto: "Non avere più in società il dottore è una perdita incredibile perché lui ha sempre trasmesso a tutti noi il coraggio, l’entusiasmo e la volontà di crescere e di migliorarci. I ragazzi hanno risentito di questa perdita, ma adesso dobbiamo guardare avanti perché lui avrebbe voluto così. Bisogna lavorare per ottenere un bel risultato domenica e in tutti gli incontri da qui a fine stagione".
Parole, ma anche fatti. E cosa c'è di meglio del rinnovo del contratto del tuo calciatore simbolo, del più importante, in un momento così rappresentativo? Nulla, probabilmente. E forse anche in questa chiave va letto il comunicato di oggi: Domenico Berardi ha rinnovato il suo contratto fino a giugno 2024. Un modo chiaro per dire che il Sassuolo non alzerà bandiera bianca, anche nel momento più duro e difficile da superare.
Da amante del calcio e delle bandiere, questa è una favola che deve continuare, almeno alla decima stagione deve arrivare.
— 🇦🇷 🇦🇷 N-A-P-O-L-E-T-A-N-O 🇦🇷 🇦🇷 (@DjCalletti1) October 23, 2019
Il calcio e le bandiere sono uno dei tesori in via d'estinzione.
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