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Il sindaco Peracchini: "Lo Spezia ha subito un triplice furto dalla terna arbitrale"
La direzione di gara di Marco Di Bello nel derby ligure fra Spezia e Sampdoria è ancora al centro delle critiche in casa spezzina con anche il sindaco della città Pierluigi Peracchini che ha espresso tutta la propria rabbia parlando di un 'triplice furto' ai danni degli Aquilotti.
"Lo Spezia Calcio ha subito dalla terna arbitrale un triplice furto. È inaccettabile annullare un gol regolare, non dare due rigori di cui uno impossibile da non concedere in una partita che per la nostra squadra poteva valere la salvezza in questo campionato. Lo Spezia calcio avrà le sue modalità di difendersi, ma i suoi tifosi devono essere tutelati perché sono un patrimonio di tutto il mondo del calcio, la storia dei nostri tifosi è fatta di valori e di generazioni che va ben oltre il secolo di storia, hanno visto soffrire e gioire per lo scudetto del '44, per promozioni retrocessioni, sino al coronamento del sogno della promozione in serie A. - continua Peracchini in un post sui suoi social - All’Aia va il mio appello per tutelare la dignità e il rispetto a tutti i nostri tifosi e alla nostra squadra. Non è giusto che errori (ammesso che siano errori) come quelli di oggi umilino tifosi e una citta e provincia che hanno solo il difetto di non avere santi in paradiso. Le ultime quattro partite saranno fondamentali per la salvezza e speriamo che solo i valori in campo decideranno la classifica finale".
I tre episodi a cui fa riferimento il primo cittadino sono l'annullamento di un gol giudicato valido a Giuseppe Di Serio e i due rigori, fra i quali spicca quello per un clamoroso fallo di mano di Borini.
"Lo Spezia Calcio ha subito dalla terna arbitrale un triplice furto. È inaccettabile annullare un gol regolare, non dare due rigori di cui uno impossibile da non concedere in una partita che per la nostra squadra poteva valere la salvezza in questo campionato. Lo Spezia calcio avrà le sue modalità di difendersi, ma i suoi tifosi devono essere tutelati perché sono un patrimonio di tutto il mondo del calcio, la storia dei nostri tifosi è fatta di valori e di generazioni che va ben oltre il secolo di storia, hanno visto soffrire e gioire per lo scudetto del '44, per promozioni retrocessioni, sino al coronamento del sogno della promozione in serie A. - continua Peracchini in un post sui suoi social - All’Aia va il mio appello per tutelare la dignità e il rispetto a tutti i nostri tifosi e alla nostra squadra. Non è giusto che errori (ammesso che siano errori) come quelli di oggi umilino tifosi e una citta e provincia che hanno solo il difetto di non avere santi in paradiso. Le ultime quattro partite saranno fondamentali per la salvezza e speriamo che solo i valori in campo decideranno la classifica finale".
I tre episodi a cui fa riferimento il primo cittadino sono l'annullamento di un gol giudicato valido a Giuseppe Di Serio e i due rigori, fra i quali spicca quello per un clamoroso fallo di mano di Borini.
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