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Polemiche in Spezia-Samp, Marelli: "Giusto annullare il gol, ma il rigore era nettissimo"
La direzione di gara di Spezia-Sampdoria è nel centro del mirino delle critiche con anche il sindaco Pierluigi Peracchini che è intervenuto in maniera netta a difesa degli Aquilotti criticando la direzione di Marco Di Bello parlando di ‘triplice furto’ (due rigori negati e un gol, giudicato regolare, annullato). Ai microfoni di Pianetaserieb.com del caso ha parlato Luca Marelli, ex arbitro e ora commentatore per DAZN che ha dato parzialmente ragione alle proteste dello Spezia.
“Sul gol annullato la decisione è corretta perché c’è un colpo e dall’immagine frontale si vede bene. Non è un braccio appoggiato di Di Serio tra braccio e collo ma c’è proprio un colpo. - spiega Marelli - Per quanto riguarda il rigore sono rimasto anch’io molto perplesso: rigore nettissimo. In campo si può anche perdere perché sui tocchi di mano gli arbitri possono essere sempre presi di sorpresa ma il VAR doveva intervenire perché il braccio era larghissimo. Anche il calciatore della Sampdoria si aspettava un fischio o perlomeno un intervento VAR e dunque il rigore per lo Spezia c’era ed andava assegnato”.
Spazio poi a un episodio simile avvenuto a Bari, nella sfida fra i padroni di casa e il Pisa, dove l’arbitro Pezzutto ha assegnato un rigore ai biancorossi per un tocco di mano di Calabresi: “A Bari c’è stato l’errore del VAR perché non doveva richiamare l’arbitro. Se anche Calabresi avesse toccato il pallone prima con un’altra parte del corpo l’attitudine del calciatore era quella di aumentare il volume corporeo. Il braccio è larghissimo da subito, non si ritrae e resta largo. Pezzuto è stato bravo perché non ha cambiato la decisione corretta. - conclude Marelli - Il VAR ha fatto una chiamata non superflua, ma sbagliata. Non c’era errore chiaro ed evidente e dunque il rigore è stato giustamente assegnato”.
“Sul gol annullato la decisione è corretta perché c’è un colpo e dall’immagine frontale si vede bene. Non è un braccio appoggiato di Di Serio tra braccio e collo ma c’è proprio un colpo. - spiega Marelli - Per quanto riguarda il rigore sono rimasto anch’io molto perplesso: rigore nettissimo. In campo si può anche perdere perché sui tocchi di mano gli arbitri possono essere sempre presi di sorpresa ma il VAR doveva intervenire perché il braccio era larghissimo. Anche il calciatore della Sampdoria si aspettava un fischio o perlomeno un intervento VAR e dunque il rigore per lo Spezia c’era ed andava assegnato”.
Spazio poi a un episodio simile avvenuto a Bari, nella sfida fra i padroni di casa e il Pisa, dove l’arbitro Pezzutto ha assegnato un rigore ai biancorossi per un tocco di mano di Calabresi: “A Bari c’è stato l’errore del VAR perché non doveva richiamare l’arbitro. Se anche Calabresi avesse toccato il pallone prima con un’altra parte del corpo l’attitudine del calciatore era quella di aumentare il volume corporeo. Il braccio è larghissimo da subito, non si ritrae e resta largo. Pezzuto è stato bravo perché non ha cambiato la decisione corretta. - conclude Marelli - Il VAR ha fatto una chiamata non superflua, ma sbagliata. Non c’era errore chiaro ed evidente e dunque il rigore è stato giustamente assegnato”.
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