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Benevento, Bucchi: "Cosenza? Dobbiamo vincere a tutti i costi"TUTTO mercato WEB
© foto di Nicola Ianuale/TUTTOmercatoWEB.com
giovedì 25 aprile 2019, 15:49Serie B
di Daniel Uccellieri

Benevento, Bucchi: "Cosenza? Dobbiamo vincere a tutti i costi"

Christian Bucchi, tecnico del Benevento, ha parlato in conferenza stampa in vista della gara di domani con il Cosenza. Queste le sue parole raccolte dai colleghi di ottopagine.it: "Queste sono le partite più complicate. Troviamo un avversario che ha raggiunto la salvezza ed è determinata a ottenere qualcosa in più. Il Cosenza gioca un buon calcio, cambia diversi moduli e se non avesse avuto quella maledetta partita non disputata contro il Verona, probabilmente sarà nei play off. Braglia ha dimostrato di essere uno dei migliori tecnici della serie B, così come la società che ha costruito un organico giusto per la cadetteria. La rispettiamo tantissimo e ha le carte per crearci qualche problema. Ha un'ottima fase difensiva e una grandissima dote propositiva. Sono tutti pericoli, specie per noi che vogliamo fare la partita. Dobbiamo essere bravi a non perdere la palla e avere la pazienza per trovare il pertugio per sfondare. Dobbiamo vincerla a tutti i costi per dare continuità a ciò che stiamo facendo. Gori ieri non si è allenato per precauzione. Costa credo che possa rientrare, così come Asencio. L'unico che sta dietro è Tuia che probabilmente sarà disponibile per Crotone o Padova. Purtroppo viene fuori da un calvario lungo sei mesi, quindi nella sua gestione dobbiamo essere molto cauti nel suo percorso".

Sulle scelte: "In questo momento è un bene che chi rimane fuori scalpiti, ma lo fa davvero in maniera positiva. C'è una serenità importante. Ci sono tante partite ravvicinate e questo fa sì che molti se non tutti saranno chiamati in causa. La nostra non è una panchina, abbiamo calciatori che possono essere titolari a tutti gli effetti".

Sulla condizione della squadra: "Desideravo di arrivare a questo punto della stagione in questa condizione. Non è facile entrare nelle caratteristiche dei calciatori, ma anche fisico e mentale. Ci sono stati degli errori da parte mia, ma anche delle indisponibilità importanti. Tutto questo ha fatto sì che tante cose siano state diluite e dilatate. La scelta di un modulo conservativo è stata proprio per questo motivo, in modo da puntare a un pragmatismo che ci serviva per restare nelle prime posizioni. Nel momento in cui abbiamo recuperato tutti siamo tornati a fare ciò che volevamo: giocare all'attacco e divertire. E' ciò che ci dà l'entusiasmo giusto per questo finale".


Su Armenteros-Coda: "La presenza di Armenteros ha dato tanto a Coda. Non bisogna incastrare i calciatori in un sistema, ma è importante essere elastici per permettere ai calciatori di esprimersi nelle loro peculiarità. Armenteros è stato un ottimo acquisto, mi ha permesso di utilizzare due punti di ruolo con un trequartista dietro. Siamo contenti di ciò che stiamo offrendo".

Sull'entusiasmo: "Può contare tanto. L'ho sempre detto dal nostro raduno che i tifosi possono darci una spinta incredibile. Questo aspetto ha anche l'altro lato della medaglia dovuto al dispiacere di qualche risultato negativo, anche noi ci sentivamo demoralizzati per non aver dato gratificazione alla nostra gente e alla società. Abbiamo sempre cercato di lavorare per tramutare le critiche in applauso. Ci giochiamo la serie A e lo faremo sempre giocando all'attacco, poi la strada sarà indifferente, l'importante e che lo facciamo tutti insieme".

Sul gruppo: "E' stato sempre molto compatto. Nella compattezza di un gruppo c'è da vivere le condizioni di una società. Siamo arrivati a questo grazie al tempo, dopo aver capito le personalità. La leadership di Maggio si vede nella perfezione degli atteggiamenti. Il conoscersi fa parte di un percorso. Avendo cambiato più di venti calciatori è inevitabile, altrimenti sarebbe stata la perfezione".