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Perugia, Santopadre: "Offeso dalle parole di Tommasi. La continuità aziendale è prioritaria"
Il presidente del Perugia Massimiliano Santopadre intervistato dal Corriere dello Sport ha fatto il punto sul difficile momento che sta attraversando il nostro calcio spiegando che il rischio vero è il fallimento di molti club, oltre che di molte aziende: “Il rischio vero è di fallire perché se i fatturati delle nostre aziende primarie sono stati sbriciolati dal blocco delle attività, non ci sarà nessuna possibilità di tenere in piedi le nostre società di calcio. - esordisce Santopadre – Ogni società perde circa quattro milioni di euro l'anno in Serie B e con le aziende chiuse è impensabile che le varie proprietà possano iniettare liquidità e ripianare le perdite. Taglio degli stipendi? La cosa più sbagliata è mettere presidenti e giocatori contro, chi ha ruoli importanti dovrebbe riflettere prima di parlare. Penso a Tommasi che inviterei nella mia azienda per fargli vedere le falle che si sono aperte, le sue parole mi hanno offeso anche perché dimentica che senza le aziende non esistono neppure i club. È normale che si chieda un sacrificio ai tesserati, la nostra richiesta è ragionevole e sarebbe un atto dovuto e di responsabilità. La continuità aziendale deve venire prima e tutelerà così anche i calciatori in futuro”.
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