Trento, Parlato: "Obiettivo salvezza, ma non accontentiamoci"

Carmine Parlato, allenatore del Trento, sulle pagine di trivenetogoal.it ha parlato della promozione in terza serie della squadra gialloblu: “Un momento non saprei, ma posso sicuramente dire che il mese di gennaio è stato il mese più difficile di tutta la mia carriera. Avevamo 8 patite, 6 ragazzi con il Covid, 3 2004 in panchina e dovevamo affrontare gli avversari ogni 3-4 giorni. La gestione degli allenamenti e la continuità nei risultati in quel periodo, ha fatto sì che, dentro di me, sia aumentata la convinzione di poter fare qualcosa di importante. Ripensando alla stagione passata, dunque, c’è stato quel periodo di difficoltà ma – superato quello – è stata solo la matematica ad impedirci, fino alla partita contro il Campodarsego, di festeggiare la promozione.”

E sulla prossima stagione spiega: “Io ritorno in Serie C, dopo un po’ di anni. Questo tempo mi è servito per aggiungere anche dell’esperienza e per correggere degli elementi. Allo stesso tempo, anche a livello societario e tecnico, credo che una squadra neopromossa, pur volendo vincere sempre e comunque tutte le partite, incontrerà tantissime difficoltà. Credo che ci debba essere un equilibrio: ci sono degli obiettivi societari che dovremo raggiungere. Nel prossimo anno ci confronteremo con realtà più importanti rispetto allo scorso anno e dovremo farci trovare pronti. Per quanto mi riguarda, questo, vuol dire portare a casa i punti necessari. Il Trento, dopo 30 anni, è tornato in serie C e dobbiamo memorizzare che, chiunque scenda in campo, dovrà mettere in difficoltà gli avversari. Poi gli errori ci saranno, ma credo che sicuramente uno dei primi obiettivi sarà lasciare il Trento nella categoria. Detto questo, siamo tutti vogliosi, dunque, partendo dalla coppa Italia e poi con il campionato, dovremo essere tutti molto ambiziosi perché questa è una caratteristica che mi ha sempre contraddistinto. La fame e la voglia di mettersi sempre in discussione, porta tutti noi a raggiungere degli obiettivi impensabili. Concludendo, per tutti noi, ciò che è fondamentale è il mantenimento della categoria. Se, però, il primo obiettivo sarà raggiunto e mancheranno ancora delle partite, non ci dovremo accontentare”.